“Informare i cittadini sui pagamenti, le scadenze e a chi rivolgersi è un’operazione di trasparenza e un servizio utile per le famiglie, altro che marketing politico”. Così l’assessore al Bilancio Monia Faltoni risponde alle accuse sollevate nell’interpellanza presentata al Consiglio da Silvia La Vita del Movimento 5 stelle e Antonio Longo del Gruppo consiliare Prato con Cenni contro la lettera inviata dall’Amministrazione comunale ai cittadini su Tasi, Imu e Tares. In particolare Longo (leggi l’articolo) aveva accusato la giunta di fare dello sciacallaggio politico.
«Nella selva di tributi diversi, scadenze diverse più o meno prossime e una situazione che cambia da Comune a Comune dello stesso territorio, ci è sembrato utile sia per le famiglie che per tecnici e professionisti inviare a casa un vademecum che spiega chiaramente chi deve pagare e chi no, le aliquote, le detrazioni, dove e come pagare – spiega l’assessore Faltoni – Quanto alla polemica sulla lettera “politica”, noi siamo dei politici che amministrano questo Comune in seguito al risultato decretato dalle elezioni comunali e abbiamo il dovere di informare i cittadini su come vengono spese le risorse pubbliche. Quindi veramente non capisco la questione dell’uso dello stemma del Comune nella lettera e mi viene da sorridere soprattutto perchè questa polemica viene sollevata anche dalla lista guidata da Roberto Cenni, che quando era sindaco in campagna elettorale ha fatto piazzare il famoso cartello trionfalistico al Soccorso che annunciava la realizzazione dei lavori per il viadotto: il risultato di questa operazione di marketing politico, questa sì, è stata una sanzione da parte del Comitato regionale di Controllo delle comunicazioni per il rispetto della par condicio che la giunta Biffoni ha dovuto subire».
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