Giovanni Aprigliano, il pastore di Montecuccoli, che la scorsa settimana ha subito l’attacco dei lupi al suo gregge ha un nuovo cane pastore. Si chiama Tuono, un cucciolo di pastore silano di 52 giorni, ed è stato donato da un giovane allevatore di Poggio a Caiano, Cristian Mussari, che ha visto il servizio di Tv Prato e ci ha contattato per aiutare il collega della Valbisenzio. “Ho agito d’istinto, Giovanni mi è rimasto subito simpatico – dice Cristian -. Ho sentito pastori molto più incattiviti verso la natura. Lui invece mi è sembrato soltanto molto rassegnato e un un po’ triste; dal suo accento ho intuito che fosse calabrese, come mio nonno, anche lui pastore e allora ho pensato di donargli un cucciolo di cane della Sila”.
Cristian ha 36 anni; all’età di 19 ha messo da parte il diploma di ragioniere per dedicarsi alla terra: prima giardiniere e boscaiolo, poi contadino e adesso anche allevatore con l’azienda agricola “La pecora nera”, in un podere in affitto di dieci ettari tra Poggio a Caiano e Carmignano. Nel terreno, fino ad alcuni mesi fa infestato dai rovi, adesso c’è un’oliveta e alberi da frutto – il cui raccolto è andato distrutto a causa della recente tromba d’aria che ha colpito il Montalbano -. Ci sono ortaggi biologici, animali da cortile, una cinquantina di pecore e l’allevamento dei cani provenienti dalla Calabria, unico di questo tipo in Toscana e tra i pochi in Italia.
“I pastori della Sila sono una razza storica presente da duemila anni in quella terra, che si è salvata dall’estinzione e da poco è stata riconosciuta anche dall’Ente nazionale cinofilo – spiega Cristian -. Li aveva anche mio nonno, che ha fatto il pastore in Calabria per tutta la vita e me li descriveva. Li ho riscoperti tramite Internet, mi sono messo in contatto con una zootecnica calabrese e da tre anni ho iniziato ad allevarli. Sono cani docili con gli uomini e ideali per proteggere il gregge dalle aggressioni dei lupi: forti e coraggiosi, non si allontanano mai dagli animali. Fino a due anni fa avevo delle pecore in Calvana e con il pastore della Sila non ho mai subito aggressioni da parte dei lupi. L’unica forma di “lotta biologica” al lupo, per garantire la coesistenza con le greggi, è proprio la deterrenza con i cani e questi esemplari sono abituati da sempre a farla: dalle nostre parti il lupo è tornato negli ultimi anni, ma in Calabria non si è mai estinto”.
Stamani a Montecuccoli Giovanni ha conosciuto Cristian e ha accolto Tuono: un batuffolo di pelo nero di sei chili destinato a pesarne almeno una cinquantina e ad affiancare Palèo, un vecchio pastore abruzzese di 15 anni che segue il gregge di Aprigliano. “Sono emozionato e anche un po’ commosso: non potevo ricevere un regalo più bello – dice Giovanni con il cucciolo in braccio – Ringrazio Cristian e voi di Tv Prato: quando Tuono crescerà, mi potrà aiutare e spero che non succedano più queste cose”. Giovanni ha già trovato il modo per sdebitarsi con il pastore più giovane: insegnerà a Cristian i mille segreti per accudire gli animali e fare un ottimo formaggio.
Dario Zona
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