31 Ottobre 2014

Il bar Datini e il bar Buonamici riscattano i fondi dalla Provincia. E anche Tezenis diventa proprietario dei locali di Palazzo Buonamici – Video


Lucio Botrini, titolare del Bar Datini e i gestori del Bar Buonamici hanno esercitato il diritto di prelazione e acquisteranno dalla Provincia i fondi dove da anni conducono l’attività, che erano stati messi all’asta dall’ente assieme agli altri spazi commerciali di Palazzo Buonamici. Entro 60 giorni dall’apertura delle buste, avvenuta lo scorso 28 agosto, gli attuali affittuari potevano pareggiare infatti la migliore offerta arrivata  oppure l’importo della base d’asta nel caso in cui non fossero pervenute proposte. E’ quest’ultimo il caso del Bar Buonamici, che si è aggiudicato il fondo mettendo sul piatto 287.500 euro. Mentre per il Bar Datini è stato necessario pareggiare l’offerta di 111 mila euro, che era arrivata da una società pratese, la Fabersol srl.
Un terzo “riscatto” è stato esercitato da New Dream Tezenis, che ha pareggiato la cifra di 600 mila euro prospettata dalla milanese Italinvest. Tezenis, con l’investimento immobiliare, ottiene così la proprietà del fondo più pregiato e più grande tra gli 8 in vendita e risparmierà i 66 mila euro annui fino al 2022 del vigente contratto di affitto.
Nessuna offerta è stata presentata per due fondi, l’ex profumeria Lylyox e Strada dei Vini, che andranno nuovamente all’asta con un ribasso del 20%.
La società pratese Fabersol, che si occupa di energie rinnovabili, si aggiudica i fondi di Original Marines (per 360 mila euro) e Segue (261 mila euro), ma come spiegato due mesi fa dal titolare Fabrizio Scarselli, potrebbe rinunciare ad uno dei due.
Soltanto adesso, dopo l’aggiudicazione provvisoria, le aziende sono chiamate a versare una cauzione. Per il rogito notarile e la vendita vera e propria, visto che i beni sono vincolati, bisognerà comunque aspettare il via libera della Sovrintendenza ai Beni Culturali – che dovrebbe arrivare a breve – e i tempi tecnici per eventuali diritti di prelazione esercitabili da parte di altri enti pubblici, Comune in primis.
Se tutte le vendite andassero a buon fine, la Provincia incasserebbe 1 milione e 619.500 euro, rispetto a una base d’asta di 1,9 milioni, che comprendeva anche i due fondi per cui non sono arrivate offerte.

Dario Zona

Ecco l’intervista a Lucio Brotini che dice: “Ho chiesto aiuto anche a mia nonna, ma non potevo perdere questa occasione. Credo nel centro storico”. Guarda.