29 Ottobre 2014

Emergenza migranti dall’Africa: a Prato 120 persone nel 2014. Villa (Forza Italia): “La capacità di accoglienza ha un limite”


Sono 120 i migranti giunti in provincia di Prato nel corso del 2014 e accolti nelle 8 strutture presenti sul territorio per far fronte all’emergenza profugh (due nel capoluogo, Poggio a Caiano e Vaiano, una ciascuna nei comuni di Vernio e Carmignano). Questi i numeri ufficializzati stamani nel corso dell’audizione in Quinta Commissione del Consiglio regionale della vicepresidente regionale Stefania Saccardi sull’emergenza immigrazione. 50 i migranti censiti in occasione della prima rilevazione di fine aprile, dopodiché il numero è progressivamente salito sino a raggiungere, appunto, i 120 registrati il 20 ottobre scorso. A livello regionale i migranti giunti dal Nordafrica parlano di 1752 migranti e 134 strutture di accoglienza.

“Il fenomeno dell’immigrazione sta assumendo dimensioni mastodontiche a livello regionale e locale, con Siena che conta un numero di migranti inferiore solo a Firenze e Arezzo. Numeri che richiedono la massima attenzione, soprattutto dopo il totale fallimento dell’operazione Mare Nostrum, e l’avvio della nuova manovra Frontex, di cui ancora non conosciamo esattamente le caratteristiche”, commenta il consigliere regionale di Forza Italia Tommaso Villa, vicepresidente della Commissione.

“Il Governo ha deciso di finanziare le operazioni di accoglienza con un grosso investimento, offrendo vitto e alloggio ai migranti sbarcati in Italia. Per avere un’idea delle cifre, basti pensare che ogni singolo migrante che ospitiamo costa 25/30 euro al giorno. La domanda sorge spontanea: che fine faranno tutti questi immigrati quando il fondo statale finirà?”

“Tantissimi sono i problemi legati ai flussi migratori, a partire dai controlli. Una volta che i migranti vengono accolti nelle strutture indicate dalla Prefettura attraverso bandi pubblici (agriturismi, Arci, cooperative, fondazioni, Misericordie…), chi vigila su eventuali fughe? Chi controlla? Non meno importante – prosegue il consigliere – l’aspetto igienico sanitario, visti i reali rischi di malattie infettive (non solo ebola, ma anche tubercolosi e scabbia) che potrebbero gettare il Paese nell’emergenza sanitaria”.

“La Vicepresidente Saccardi stessa ha espresso perplessità e dubbi in merito alle verifiche sui migranti accolti nelle varie strutture, sui controlli sanitari, ed anche su come vivono la loro quotidianità in tali strutture, proponendo di attribuire loro attività di utilità pubblica (pulire giardini, boschi, argini dei fiumi…), un punto su cui siamo pienamente d’accordo”, conclude Villa.