19 Ottobre 2014

Bimba caduta, il titolare dell’affittacamere risponde alle accuse di un’inquilina: “Nessun sovraffollamento e servizi adeguati…certo non c’è la Jacuzzi”


L’affittacamere Bruno Bugossi risponde alle accuse della signora Mirella Trocan, che ieri – dopo l’incidente occorso a una bimba di due anni e mezzo (leggi l’articolo) precipitata da una finestra dello stabile di via Battisti – aveva sollevato una serie di problemi legati alle condizioni del palazzo e alla difficile convivenza con gli altri ospiti della struttura, una di quelle utilizzate dai servizi sociali del Comune per fronteggiare l’emergenza sfratti della nostra città.

Il figlio del titolare risponde punto per punto: “Non è vero che l’affittacamere ospita 30 persone, ma 3 famiglie, più 6 persone al massimo un totale di 11 persone. È falso che lei sia andata al Comune per le condizioni igieniche in cui verserebbe il locale, in quanto il locale è pulitissimo ed era pulito da prima che entrasse lei, che si è lamentata dal primo giorno. Abbiamo le foto della camera prima che la occupassero e dopo che l’hanno occupata loro: hanno portato di proposito la roba per fare magazzino e far vedere così ad eventuali telecamere la loro versione dei fatti! Avevamo già detto loro che la camera doveva essere sgomberata e quei sacchi non dovevano esserci, e per questo avevamo avvisato le assistenti sociali. Ha un ampio terrazzo dove stendere i panni e il relativo spazio lavanderia con tanto di lavatrice: se la signora vuole anche una camera con Jacuzzi ha sbagliato posto! Solidarietà alla piccola.. ma tanta amarezza per gente che si lamenta nonostante abbia tutti gli aiuti possibili sia dalle istituzioni che dai proprietari dell’affittacamere”.

Dello stesso avviso Bruno Bugossi, titolare della struttura di via Battisti e di altri 8 affittacamere tra Prato e Montemurlo: “Lavoro esclusivamente con il Comune, fin dal 1981. Cerchiamo di dare un servizio adeguato, ma non è facile: le persone vivono situazioni di disagio, c’è chi ha perso il lavoro, chi ha subito infortuni. Tutti vorrebbero avere una casa e c’è chi fa confusione. A causa della crisi c’è sempre più bisogno di queste strutture, ma non tutti gli affittacamere sono disposti a mettere a disposizione gli alloggi”. Il costo di una stanza per il Comune, comprensivo di tutte le utenze e del cambio biancheria, è di circa 600 euro al mese.

D.Z.

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