Uno sguardo sul patrimonio artistico pratese e toscano durante la seconda guerra mondiale. E’ incentrata su questo tema la mostra che si terrà alla villa del Mulinaccio di Vaiano dal 5 ottobre al 30 novembre. “Bombing art: città ferite, capolavori in pericolo e la difesa dell’arte a Prato e in Toscana” è il titolo; un itinerario alla scoperta di foto inedite, filmati d’epoca e preziosi documenti d’archivio, a distanza di 70 anni dalla liberazione. ” La mostra nasce da un progetto regionale di ricerca per recuperare le storie sui salvataggi delle opere d’arte nella seconda guerra mondiale – afferma Alessia Cecconi, curatrice della mostra e direttrice del Centro di documentazione storico-etnografica -. Uno degli scopi che vorremmo realizzare è quello di far capire come tutte le opere d’arte che ammiriamo nei grandi musei hanno alle spalle una loro storia. Se noi oggi ne possiamo fruire è grazie a tante persone che hanno addirittura rischiato la vita per metterle in salvo”. La mostra è curata dalla fondazione Cdse (centro di documentazione storico-etnografica ndr) in collaborazione con il museo Rodolfo Siviero, l’archivio fotografico toscano, la biblioteca Roncioniana e il laboratorio per affresco Tintori. Uno dei fiori all’occhiello dell’esposizione è la documentazione sul restauro del tabernacolo di Filippino Lippi ad opera dell’artista pratese Leonetto Tintori. Si narra infatti che in seguito al bombardamento di Prato il 7 marzo del 1944, Tintori raccolse il tabernacolo distrutto pezzettino per pezzettino. Ci saranno inoltre i ritratti di Giorgio De Chirico alla famiglia Forti, storico casato della Vallata. Anche il sindaco di Vaiano Primo Bosi invita la cittadinanza a visitare questo importante lavoro di ricostruzione storica. La mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 15 alle 19; la domenica sono previste visite guidate alle 15,30 e alle 17. L’ingresso è libero.