3 Settembre 2014

Via libera del consiglio comunale alle aliquote Tasi, Imu e Tari


E’ stata approvata la manovra fiscale 2014 che prevede l’introduzione della Tasi e la variazione delle aliquote Imu e Tari, presentata oggi in Consiglio comunale dall’assessore al Bilancio Monia Faltoni.
Questo l’esito della votazione: approvate le aliquote Tasi con 20 voti favorevoli (PD) e 9 contrari (M5S, Forza Italia, Prato Libera e Sicura, Prato con Cenni). Sul regolamento Tasi invece 22 voti favorevoli, Pd più Roberto Cenni e Antonio Longo, e 6 astenuti, M5S, Forza Italia e Prato Libera e Sicura. Sul regolamento Imu 20 favorevoli e 7 astenuti, mentre sulle aliquote Imu 20 i sì e 9 i no da parte di tutta l’opposizione. Sulla Tari 18 favorevoli (PD), 6 contrari (prato con Cenni, Forza Italia e Prato Libera e Sicura) e 3 astenuti (M5S).
Nella sua illustrazione al Consiglio l’assessore Faltoni ha così spiegato la manovra:”Abbiamo cercato di tutelare soprattutto le fasce più deboli, introducendo le detrazioni per le rendite catastali più basse. La manovra non tocca, oltre a Irpef, Cosap e Imposta sulla pubblicità, anche tutte le tariffe dei servizi. Restano invariate le tariffe di asili nido, mense scolastiche, corsi extrascolastici, servizi cimiteriali e musei. E’ fondamentale, in questo momento di difficoltà economica, non gravare sulle famiglie e garantire i servizi, anche se siamo costretti a chiedere un contributo maggiore alle fasce di reddito più alte”.
Al termine della presentazione si è aperto il dibattito con gli interventi dei capi gruppo.
“Nessuno è contento di fare una manovra fiscale – ha spiegato Lorenzo Rocchi, capogruppo del Pd – Noi abbiamo cercato di attuare una manovra giusta: accanto ad adeguamenti di Imu, Tari e Tasi sono infatti state introdotte delle detrazioni che permetteranno alle fasce della popolazione più a contatto con la crisi di pagare meno”.
Rosanna Sciumbata, capogruppo di Biffoni per Prato, ha invece commentato: “Abbiamo votato a favore di questa manovra, ma il nostro gruppo si impegnerà fortemente a trovare, insieme all’assessore al bilancio, delle risorse per poter attuare una riduzione delle aliquote per il prossimo anno, che ci auguriamo sostanziosa soprattutto per la Tari”.
Il capogruppo di Prato Libera e Sicura Aldo Milone ha dichiarato: “Quella che sembrava una manovra di sinistra in effetti penalizza un 70 per cento dei cittadini che con grande sacrificio hanno acquistato una casa, oltretutto anche gravata da mutuo. La pressione fiscale che questa maggioranza ha imposto in questo bilancio è la dimostrazione che questa Giunta, seguendo l’esempio nazionale, va a penalizzare sempre quella fascia di cittadini che durante la loro vita lavorativa hanno fatto sacrifici per lasciare un bene anche ai loro figli”.
“Non ci troviamo d’accordo con la giunta su questa manovra – ha sottolineato la capogruppo di Forza Italia Rita Pieri -. Non si è cercato di andare incontro ai bisogni reali dei cittadini, anzi, si è cercato di aumentare le tasse a 360 gradi penalizzando sempre il proprietario dell’immobile, come se chi possiede una casa fosse ricco”.
“Pur nelle difficoltà con cui un Comune si deve muovere in funzione di leggi emanate a livello nazionale che riguardano le nuove tasse, negli sforzi dell’Amministrazione comunale ci sono aspetti non condivisibili – ha spiegato il capogruppo della lista Prato con Cenni, Roberto Cenni -. Tra questi, l’aumento della Tasi al 3,3 per mille, che è l’aliquota massima, mentre per coprire i mancati trasferimenti nazionali sarebbe stata sufficiente applicarla al 2,5 per mille. Un altro esempio è l’aumento della tariffa dell’igiene urbana, effettuato senza tutelare le fasce della popolazione più deboli”.
“Il Movimento 5 Stelle voterà contro perché questa non è una finanziaria che tiene conto della reale situazione socio-economica della città, in quanto nell’applicazione delle detrazioni della Tasi non è stato tenuto conto, come era facoltà dell’Amministrazione e come è stato fatto in altre città, dell’Isee – ha precisato la consigliera Silvia La Vita del M5S -. Quindi, ad esempio, una famiglia di quattro persone che un appartamento con una rendita medio-alta, acquistato magari 15 anni fa con un mutuo, e che oggi vede entrambi i capofamiglia disoccupati o in cassa integrazione, dovrà pagara, e cara, la Tasi. Viceversa, chi ha un reddito alto e un appartamento con una rendita catastale bassa, si troverà esonerato dal pagamento del tributo. Sulla Tari l’aumento è infine dovuto alla mal gestione dell’Asm, partecipata del Comune, su cui speriamo l’Amministrazione voglia intervenire”.

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