Un 20enne cinese è stato arrestato dai carabinieri di Empoli con l’accusa di violenza sessuale ai danni di due coetanee connazionali da lui ‘agganciate’ mentre queste cercavano lavoro come bariste e che lo hanno fatto individuare grazie a un tatuaggio sul collo. Le violenze risalirebbero al 22 agosto e al 12 settembre. In quest’ultima circostanza la vittima è una ragazza cinese di Prato, trovata in stato di choc in piena notte nei pressi del centro commerciale Coop di via Sanzio ad Empoli dai volontari di un’associazione. La giovane presentava segni di percosse e violenze e aveva i vestiti strappati.
I carabinieri di Empoli avevano già individuato il giovane in occasione del primo abuso, chiedendo all’autorità giudiziaria il via libera ad un’idonea misura cautelare, tuttora pendente. Poi, il secondo ed ultimo caso, nel quale si è riscontrata ancora una volta la sua responsabilità penale, ha indotto i carabinieri a mettere il cinese in stato di fermo. Il violentatore avrebbe utilizzato un particolare sistema per attirare le vittime, fingendosi una donna e inserendo annunci di lavoro per barista, con impiego a Empoli. Gli appuntamenti venivano poi fissati alla stazione ferroviaria dicendo che sarebbe venuto a prenderle il fratello della persona che aveva messo l’inserzione. In quel modo il cinese si poteva presentare e portare le ragazze in zone appartate costringendole con percosse e minacce, a subire atti sessuali completi. Ma un tatuaggio a forma di cuore sul lato sinistro del collo è stato un particolare che, notato dalle ragazze, ha permesso di identificarlo. Il cinese, sottoposto a fermo di indiziato di delitto, ora è in carcere a Sollicciano dove aspetta l’udienza di convalida dinanzi al gip di Firenze.