Un’aggressione in piena regola senza ragioni. E’ quella che ha subito sabato sera Massimo Cecchi, fratello del giornalista Umberto, ex presidente del Teatro Metastasio. E’ stato lo stesso Cecchi a raccontare l’episodio attraverso le pagine del suo blog “Prato nel mondo”. Mentre stava rientrando a casa dopo la passeggiata col cane, è avvenuta l’aggressione:
“Rientrando a casa, erano le 21,05, mi vidi arrivare incontro due cani senza guinzaglio e dietro di loro quello che immagino sia stato il padrone. Un ragazzo ben piantato di circa 28 anni, buccola al naso e alle orecchie, insomma un rappresentante della nuova fauna cittadina, non solo pratese ma d’Italia – spiega Cecchi – Lo invitai a mettere il guinzaglio ai suoi cani per evitare spiacevoli incidenti, non mi aspettavo un incontro di box. Questi, dopo avermi appellato quale vecchio rincoglionito, cosa che può anche essere, mi sferrò tre violentissimi pugni al volto, da me del tutto inaspettati. Altro non feci che cadere in terra inebetito da un così esplosivo atto di violenza e dal dolore. Il risultato? Una mascella rotta, il naso rotto in tre punti, lo zigomo rotto, la frattura dell’orbita occipitale dell’occhio sinistro, e due profondi tagli sopra e sotto l’occhio stesso. Giovedi sarò operato al CTO di Firenze per problemi al nervo ottico. In tutto ciò quello che più mi ha ferito non è il dolore, che devo dire le cure ospedaliere hanno prontamente lenito, non i punti, ma il fatto che a Prato, in una delle vie più frequentate del quartiere, ma in quel momento ero completamente solo, sia potuto accadere un fatto simile. Mi sono posto anche un’altra domanda, e se il “Delinquente” lasciatemelo chiamare così, avesse avuto a disposizione un coltello? Devo dire che questa attacco di pura violenza a cui non avevo mai assistito nè in prima persona nè in qualità di spettatore, in una città per definizione civile, mi ha sconvolto. Questa volta è accaduto a me ma a quanti dovrà ancora accadere prima che qualcuno riesca a regolare questa delinquenza ormai imperante?” conclude Cecchi.
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