10 Settembre 2014

Lo spettacolo di Yang Shi sbarca a Roma: il 22 settembre appuntamento al Brancaccio


Tong-Meng, il “doppio sogno”, continua. Lo spettacolo teatrale realizzato in doppia lingua, italiano e cinese, dallo Spazio Compost, sulla vita di diverse generazioni di cinesi, prosegue infatti la tournée nazionale che, dopo essere arrivata a Milano, al Piccolo Teatro, porterà attore e regista il 22 settembre a Roma, al Teatro Brancaccio.

Un bel risultato per uno spettacolo coraggioso che già a Prato fece registrare un bel successo alla prima al Museo del tessuto. Protagonista unico, affascinante e coinvolgente, Yang Shi, cinese di nascita ma italiano ormai da qualche anno che racconta con suggestioni e ricordi la storia dei suoi antenati, per tracciare un ritratto di secoli di vita e tradizioni cinesi.

Ecco la scheda dettagliata dello spettacolo.

TONG MEN‐G racconta la storia di Yang. Yang è nato a Jinan, nel Nord della Cina, nel 1979.A 11 anni è arrivato in Italia insieme alla madre: è stato lavapiatti, venditore ambulante di erbe e unguenti cinesi sulle spiagge, studente bocconiano, traduttore simultaneo per ministri, imprenditori e registi internazionali di cinema; attore di teatro, tv e cinema, e recentemente, inviato speciale de “Le Iene”.
Yang è un cinese alto: 189 cm. Yang è un cinese bello. Yang non sa chi è.
Come molti ragazzi di seconda generazione conosce poco sia la storia della sua ‘ vecchia patria’ che della nuova; è abitato da brandelli e macerie di identità e culture, ma obbligato a trovare nuovi equilibri e sintesi tra la cultura del luogo in cui é nato e quella di dove é cresciuto. Sono cinese perché sono nato in Cina o italiano perché sono cresciuto in Italia?

Attraverso le vite dei suoi antenati, Yang ha fatto un viaggio alla ricerca delle sue origini e ha avuto modo di conoscere da vicino alcuni momenti della grande storia del suo paese d’origine. Grazie alle memorie raccolte direttamente dai parenti che vivono ancora in Cina, registrate e tradotte, ha preso corpo il ‘Libro degli Antenati’: la trisavola materna, i bisnonni paterni, il nonno materno e il padre, ne sono i protagonisti.

Le loro vite attraversano la guerra civile in Cina tra nazionalisti e comunisti, l’invasione giapponese, la rivoluzione culturale di Mao. fino ad arrivare agli anni Ottanta con la morte di Zhang Cheng – ‘Sincerità’ – lo zio materno down che chiude la prima parte della storia. Nella seconda parte, lo spettacolo racconta la “riprogrammazione culturale” di Yang avvenuta a partire dal 1990, quando a 11 anni arriva in Italia, insieme alla madre, mostrando le contraddizioni, le possibilità, il precario equilibrio della condizione di uomo orientale/occidentale che vive in Italia da oltre 20 anni e che dal 2006 è cittadino italiano. L’ultimo capitolo di Tong Men-g prende inizio da un video e da una data: 1 dicembre 2013, giorno in cui a Prato scoppia un incendio in una fabbrica cinese e 7 operai che ci dormivano dentro, muoiono carbonizzati.

Da anni Yang insieme ad altri artisti del Compost, realtà di produzione indipendente che ha sede a Prato, crea azioni di arte sociale che hanno l’obbiettivo di favorire il dialogo tra la comunitá cinese e quella italiana; da dicembre ad oggi, il Compost é stato coinvolto in una difficile opera di mediazione culturale tra le due comunitá e Yang spesso si è trovato e si trova a fare da interprete in situazioni reali dove il conflitto e la tensione tra italiani e cinesi sono altissimi: la trasfigurazione teatrale mette in scena una di queste situazioni con un registro tragicomico.
Italia vs Cina: Yang -Arlecchino traduttore e traditore di due padroni, a chi dà ragione? Da che parte sta? E come si esce da un conflitto che sembra non poter essere conciliato, come in ogni tragedia degna di questo nome?

TONG MEN-G è il primo spettacolo prodotto in Italia con un protagonista di origine cinese; é in doppia lingua e rivolto ad un pubblico misto. Produzione Compost Prato