2 Settembre 2014

La polizia provinciale scopre due bracconieri: usavano trappole vietate per cacciare cervi, caprioli e cinghiali


Mezzi di cattura vietati posizionati all’interno dei boschi di Gorandaccio, nel Comune di Vernio, particolarmente frequentati da cervi, caprioli e cinghiali. E’ la traccia seguita dalla Polizia provinciale di Prato, che anche in agosto ha proseguito la lotta contro il bracconaggio mettendo a segno un ulteriore colpo all’attività illecita. Per il reato di utilizzo di mezzi di caccia vietati (lacci), oltretutto in periodo di divieto generale, sono state denunciate due persone, che hanno abitazioni e terreni di proprietà e in disponibilità al Gorandaccio, scoperte mentre posizionavano i lacci in cordino di acciaio con nodo tipo “cappio” che, al passaggio dell’animale, fa sì che questo rimanga intrappolato per il collo, fino anche a morire.
I bracconieri, risultati entrambi sprovvisti di licenza di caccia, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Prato per esercizio di caccia mediante l’utilizzo di mezzi vietati, in periodo di divieto generale, concorso in reato e violazioni inerenti la tenuta di armi e munizioni (tutte sotto sequestro).
La perquisizione delle abitazioni e delle pertinenze di proprietà dei due bracconieri ha permesso di sequestrare sia il cavo utilizzato per la costruzione dei lacci, sia trappole per la cattura di fauna selvatica, strumenti per la macellazione degli animali (carrucola, gancio e coltelli) e carne di cinghiale, rinvenuta in congelatore, appositamente etichettata. E’ stato trovato anche un fucile da caccia che risultava denunciato in altro luogo, nonché 56 munizioni a pallini e 23 munizioni a palla non denunciate all’autorità.
Il Comando di Polizia provinciale ricorda che è vietata anche la semplice detenzione, anche senza utilizzo, di qualsiasi mezzo di caccia illecito (trappole, tagliole, lacci, ecc).
L’operazione, scattata alle prime ore dell’alba, si è svolta in collaborazione con i Carabinieri del Comando Stazione di Vernio e con l’ausilio delle Guardie Ambientali Volontarie (GAV) e delle Guardie Volontarie dell’Associazione Tutela Animali Ambiente (ATAA).
L’intervento, oltre a confermare il costante impegno della Polizia provinciale nella tutela e salvaguardia della fauna selvatica, evidenzia l’importanza della collaborazione con i Carabinieri e del coordinamento di tutta la vigilanza volontaria della nostra provincia.
Si ricorda la propria disponibilità a fornire informazioni e ricevere richieste e segnalazioni attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet della Provincia di Prato.