È indagato per omicidio colposo il conducente del furgone che ieri pomeriggio a Vaiano ha investito tre persone, uccidendo Lelia Bartolini, 85 anni e ferendo altre due pedoni: Luigi Casati, 54 anni, figlio della vittima e Besnik Muka, 37 anni, amico di famiglia che stavano parlando a lato della strada. Le condizioni più gravi sono quelle di Casati, trasferito con l’elisoccorso e ricoverato a Careggi con trauma facciale e varie fratture. Meno gravi le condizioni del 37enne, trasportato all’ospedale Santo Stefano. Il conducente del furgone, negativo all’alcoltest, ha dichiarato di aver accusato un colpo di sonno. I residenti del Fabbro e la famiglia della vittima avevano già denunciato la pericolosità di quel tratto di strada, dove gli automobilisti – spesso incuranti delle strisce – sfrecciano ad alta velocità nel breve rettilineo. La stessa Lelia Bartolini era già stata investita un paio di anni fa proprio davanti casa, dove sono assenti i marciapiedi.
“Mia nonna era già stata investita e questa volta l’incidente me l’ha portata via – dice il nipote Josè Biagioni -. Ho 26 anni e questa è una tragedia terribile: perdo la nonna a cui ero molto legato. Sono stato adottato a 27 mesi e mi ha svezzato lei. Adesso mi prenderò cura del suo orto e delle sue galline. Lo farò per lei” dice commosso il ragazzo.
Una strada, un incidente al giorno
Sulla ex statale 325 gli incidenti sono all’ordine del giorno. È una strada molto trafficata, in cui la Provincia ha investito molto negli ultimi anni, a partire dalla galleria della Madonna della Tosse. In diversi punti la carreggiata è stata allargata, in altri dotata di marciapiedi, come nel tratto dal campo sportivo di Vaiano alla nuova Coop. Alcuni lavori sono ancora in corso come a Carmignanello e a Usella. Altri, quelli del primo lotto bloccati da tre anni, ripartiranno a breve. Ma restano i problemi in alcuni centri abitati; ci sono diversi incroci e curve pericolose e in alcuni casi è impossibile intervenire per la presenza di abitazioni. Po c’è il paradosso: con l’asfalto nuovo e la strada più larga, nonostante i tre autovelox presenti, tutti in direzione di Prato, la velocità rischia di aumentare, come a La Foresta.