Un applauso lungo, silenzioso ed interminabile. Proprio come quelli che riceveva dopo un gol o dopo un dribbling. Si sono svolti alla chiesa Santa Maria Assunta di Narnali i funerali di Giovanni Napolitano, il 35enne allenatore morto sul campo da calcio del Viaccia a seguito di un malore. Davvero tante le persone che hanno voluto partecipare all’ultimo saluto di un ragazzo molto conosciuto nel mondo del calcio dilettanti pratese e pistoiese. Alle esequie, oltre ai familiari, gli amici, ex compagni di squadra e dirigenti di alcune società del calcio pratese. Le stesse dove Napolitano aveva militato con successo, dal Maliseti alla Libertà Viaccia Uisp, passando per Coiano Santa Lucia, Viaccia e Antares. Fra questi c’è anche chi si è presentato in tenuta sociale o chi ha portato gran parte dei ragazzi del settore giovanile. Sulla bara di Giovanni, portato a spalla dai familiari fino in chiesa, sono state poste le maglie numero dieci di ogni società, le stesse che per una vita ha indossato sul campo da gioco, insieme con le scarpette Adidas, con le quali tante gioie ha regalato alle squadre per cui giocava. Di fronte all’altare corone di fiori di squadre amiche e avversarie e una dedica particolare degli amici tifosi del Club Napoli, la sua squadra del cuore. In prima fila, avvolto in un dolore composto, ma quasi incredulo e senza più lacrime da versare, il padre di Giovanni Napolitano. Non ce l’ha fatta a trattenere il pianto invece il fratello. “Poche parole di speranza e di conforto – ha detto il parroco della frazione dall’altare – La speranza cristiana non delude mai. Siamo tuti vicini alla famiglia e a Giovanni e lo affidiamo all’amore misericordioso del Santo Padre”. POi un altro applauso all’uscita dalla chiesa e infine l’ultimo, quello più rumoroso, al campo sportivo di Viaccia. Su quel rettangolo verde il 35enne allenatore ha perso la vita facendo la cosa che forse più amava al mondo, cioè giocare a pallone. Su quel rettangolo verde i suo i familiari hanno voluto portarlo un’ultima volta, per far volare in cielo la maglia numero 10 della Libertà Viaccia appesa a dei palloncini colorati. “Ci hai dribblati tutti, ciao Giuovanni”, lo striscione con il quale lo hanno salutato i vari compagni di squadra, alcuni visibilmente commossi e straziati dal dolore
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