Il giorno dopo la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso di Estra sull’aggiudicazione della gara del gas a Toscana Energia (Leggi l’articolo), il centrodestra pratese non nasconde la propria soddisfazione per quella che viene definita “una battaglia di civiltà vinta”. L’ex sindaco Roberto Cenni, ora capogruppo dell’omonima lista civica, rivendica l’utilità della propria azione amministrativa per la città di Prato, ricordando i 24 milioni di euro che entreranno nel bilancio del Comune fra assegnazione a Toscana Energia del servizio di distribuzione del gas metano e la chiusura del contenzioso con Estra. L’ex sindaco ricorda pure che ci sarà un risparmio del 100% in bolletta visto che non ci sarà più il costo per l’allacciamento dell’utenza. E in più sfida Biffoni a chiedere i danni a Estra. Tre anni di ritardo nell’assegnazione della gara, secondo i calcoli fatti da Cenni, valgono 7,5 milioni di euro di danno per il Comune e quindi per la città.
L’ex assessore Filippo Bernocchi, principale artefice della battaglia con Estra, rivendica di “avere liberato la città da un monopolio”. “E’ stato come fare la guerra alla Fiat a Torino – aggiunge – C’era chi aveva timore pure all’interno del mio partito”. Bernocchi si augura che “la magistratura continui ad indagare anche sui risvolti penali della vicenda”. “L’attenzione non deve essere concentrata solo sui vertici di Estra – dice – ma c’era tutto un sistema dietro che ostacolava il Comune”. A chiarire queste parole arriva l’ulteriore commento di Cenni che spiega: “Sono in 19 fra sindaci, consiglieri comunali e presidenti di commissione ad avere avuto una influenza in questa vicenda. Lo dice chiaramente la relazione dell’Antitrust”.
Stefano De Biase
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