3 Settembre 2014

Dopo 5 ore in cima a una gru, i tre operai interrompono la protesta: hanno ricevuto gli assegni – Foto


Cinque ore appesi ad una gru, sospesi a venti metri di altezza, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. È la protesta messa in scena stamani attorno alle 9,30 nel cantiere all’incrocio tra via di Gello e via del Purgatorio da tre operai edili egiziani, che assieme ad altri due colleghi, chiedievano il pagamento degli stipendi di maggio, giugno e luglio, non  ancora corriposti dalla Nievole Costruzioni, che opera in subappalto dal Consorzio Arcale di Firenze. Il committente principale è invece Abitcoop.
Quattro operai, assieme al figlio 19enne di uno di loro, sono partiti stanotte alle tre da Milano, comune di residenza, per raggiungere il cantiere pratese, dove hanno lavorato fino ad agosto. Giunti in cima alla gru, i tre muratori hanno minacciato di gettarsi di sotto avvertendo che sarebbero scesi soltanto nel caso in cui avessero ricevuto l’assegno. Sul posto si sono recati carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco, due ambulanze, i sindacati e anche il vicesindaco Faggi.

È iniziata una lunga trattativa sindacale: la Cgil di fronte alle difficoltà della Nievole Costruzioni ha proposto che a pagare fosse il Consorzio Arcale, che avrebbe di fatto anticipato gli stipendi per conto della ditta in subappalto, per poi rivalersi al successivo stato di avanzamento dei lavori. Gli operai, che nelle fasi più concitate della trattativa hanno cominciato a muoversi pericolosamente lungo la gru, chiedono che gli vengano versati tutti gli arretrati per un totale di circa 25mila euro, comprensivi anche degli straordinari che, secondo quanto riferito ai sindacati, venivano pagati fuori busta. La situazione si è sbloccata attorno alle 14,30 quando al termine della trattativa sindacale, Arcale ha preparato gli assegni per 17 mila euro, impegnandosi ad accantonare altri 8 mila euro, da versare eventualmente al termine delle verifiche sulle ore lavorate. I tre operai a quel punto si sono convinti a porre fine alla protesta: uno è sceso dalla gru con le proprie gambe, gli altri due si sono fatti aiutare dai vigili del fuoco, che hanno utilizzato un’autoscala.