11 Settembre 2014

Bilancio, il nodo della discussione è Irpef. Biffoni evita stangata da 6 milioni di euro ma per il 2015 c’è il rischio di pressione fiscale al massimo


Tutto ruota intorno all’addizionale comunale Irpef nella discussione sul bilancio di previsione 2014 del Comune. Il parere “non favorevole” da parte dei sindaci revisori (Leggi l’articolo) dato all’esercizio finanziario dipende soprattutto dalla volontà della giunta Biffoni di lasciare immutata l’aliquota dell’addizionale comunale allo 0,5%, disattendendo le previsioni lasciate dal sindaco Cenni nel programma triennale 2013 – 2015 che prevedevano un aumento per quest’anno all’aliquota massima dello 0,8%. La scelta della giunta Biffoni porterà sei milioni di euro in meno nelle casse del Comune, ma farà risparmiare i cittadini pratesi. Con l’aliquota massima infatti il ceto medio, quello che guadagna intorno ai mille euro al mese, avrebbe dovuto fare i conti con una stangata da 75 euro l’anno a persona. Cifra che supera i 100 euro per i redditi di fascia superiore. Secondo i sindaci revisori, però, “è inopportuno avere proceduto in questo modo”.
Il problema comunque si verrà nuovamente a riproporre anche nel 2015. In questo caso la previsione del Comune è quella di portare veramente l’aliquota al livello massimo dello 0,8%. Un dato che porterebbe in città la pressione fiscale sulle imposte al massimo, considerato che Tasi e Imu non possono essere ulteriormente aumentate per legge.
L’assessore al bilancio Monia Faltoni comunque tiene a precisare che per il 2015 è ancora tutto in discussione. E la stangata Irpef potrebbe essere scongiurata grazie all’introduzione della tassa di soggiorno. “Dal prossimo anno – spiega – ci sarà un allentamento legislativo sulla congruità dei fondi di svalutazione crediti. Questo potrebbe dare respiro al bilancio. E poi c’è l’ipotesi della tassa di soggiorno, sulla quale abbiamo già fatto degli incontri preliminari con gli addetti al settore. Mettendo un euro a stella potremmo incassare un milione e 300mila euro, da utilizzare poi per valorizzare il patrimonio culturale e per la realizzazione di eventi che risultino attrattivi per i turisti”.
Faltoni parla anche del parere “non favorevole” dei sindaci revisori. “La loro – dice – è una impostazione estremamente rigorosa. Noi non possiamo ingessare un bilancio per passività pregresse. Va detto comunque che ci hanno dato atto di avere messo a bilancio entrate più certe. E che il parere non favorevole è limitato a copertura dei possibili debiti fuori bilancio e fondo svalutazione crediti”.

Nelle foto il testo completo dei sindaci revisori, con le loro osservazioni al bilancio

Stefano De Biase

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