“Non sono per la retorica dell’uguaglianza, semmai per quella della pietas, che chiede di portare rispetto verso tutti i morti. Ma 70 anni fa c’era chi stava dalla parte del giusto e chi, invece, stava dalla parte dello sbagliato”. Piazza Partigiani a Figline di Prato applaude a lungo le parole del sindaco Matteo Biffoni, al suo primo 6 settembre, anniversario della Liberazione di Prato. Quest’anno, oltretutto, sono passati 70 anni e la commemorazione annuale acquista, se possibile, un valore più grande. Lo spiega, all’inizio degli interventi ufficiali, il presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) Ennio Saccenti: “Tra pochi anni non ci saranno più testimoni di quella tragedia e di quel grande movimento di riscatto nazionale. Per questo dobbiamo perpetuare la memoria della Resistenza e dell’antifascismo”.
Poco prima il sindaco Matteo Biffoni aveva deposto una corona di alloro in via XXIX Martiri, la strada del borgo dove i nazisti impiccarono i partigiani della Brigata Buricchi, scesi in città per partecipare alla sua liberazione (guarda il video con la testimonianza di chi vide l’eccidio). Davanti al monumento che conserva le corde usate per quell’eccidio (guarda il video che descrive la strada) si era conclusa la tradizionale marcia della pace e della liberazione. Accanto al sindaco era presente l’on. Antonello Giacomelli, sottosegretario del Governo alle telecomunicazioni, e il prefetto Maria Laura Simonetti; numerosi i sindaci della Provincia e di altri Comuni; la Giunta Biffoni era presente quasi al completo, insieme alla presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi e a diversi consiglieri; per l’opposizione Rita Pieri di Forza Italia.
Il sindaco, che non ha nascosto la propria emozione, davanti alla piazza gremita si è chiesto se “la nostra generazione sarà all’altezza di quella generazione che, con il proprio impegno e il proprio sacrificio ha permesso a noi di poter decidere e discutere del futuro della nostra città”. Nel suo intervento un appello al contributo di tutti, tramite la politica, il volontariato, il lavoro, per la costruzione della comunità, “anche con i piccoli gesti di rispetto e di decoro – ha detto – si contribuisce al bene comune”.
In conclusione Biffoni ha ribadito che “il Comune di Prato sarà sempre a fianco di chi lotta per il futuro, considerando l’antifascismo un valore condiviso”.
G.R.
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