19 Settembre 2014

La Provincia “baratta” Palazzo Gori con i lavori di ristrutturazione nelle scuole: dopo tre aste deserte arriva l’appalto congiunto


In gergo tecnico si chiama appalto congiunto, ma semplificando si potrebbe chiamare baratto: dopo tre aste andate deserte per la vendita di Palazzo Gori, la Provincia di Prato pubblicherà un bando per cedere l’immobile di proprietà in cambio dei lavori di ristrutturazione e adeguamento alle normative antincendio delle scuole. Un modo per dare seguito al piano di alienazioni – bloccato dalla crisi del settore immobiliare – e allo stesso tempo pagare i lavori nelle scuole senza intaccare la liquidità.
La strada dell’appalto congiunto era già stata intrapresa dalla Provincia quest’estate quando l’ente, dopo la seconda asta a vuoto per la cessione di 5 appartamenti al primo e secondo piano del palazzo di via Convenevole, aveva inviato a 230 aziende fornitrici una comunicazione per sondare la disponibilità all’operazione. 13 aziende avevano manifestato interesse, ma la procedura negoziata è stata poi interrotta in via di autotutela perchè ci si è accorti che occorreva una terza asta.

Dopo i tre avvisi, il valore delle 5 unità immobiliari è ora sceso, complessivamente a 712.960 euro (40% in meno rispetto al primo tentativo a 1 milione e 114 mila euro). Nel bando, che sarà pubblicato entro ottobre, la Provincia inviterà le aziende a presentare un progetto esecutivo ed un’offerta economica: il soggetto che si aggiudicherà i lavori sarà pagato con la cessione di alcuni appartamenti di Palazzo Gori. Se l’operazione andrà a buon fine, l’appalto congiunto potrebbe essere riproposto anche per i lavori di ampliamento delle scuole per far fronte all’aumento della popolazione scolastica. Quest’estate il Buzzi ha ricavato sette nuove aule rimodulando gli spazi interni con opere autofinanziate, in attesa del rimborso regionale. Livi e Dagomari faranno lo stesso e saranno poi rimborsate dalla Provincia il prossimo anno. Mentre per l’istituto Brunelleschi l’idea della Provincia è quella di costruire un nuovo corpo di fabbrica da affiancare all’edificio esistente utilizzando proprio lo strumento dell’appalto congiunto.

Dario Zona