Nei loro occhi resta il sorriso, l’energia, l’amore per la vita che Jennifer trasmetteva a chiunque l’avvicinasse. Tutta Vernio si è fermata quest’oggi: arrivano a centinaia nella chiesa di Mercatale di Vernio, per dare l’ultimo saluto a quella giovane donna sorridente, uccisa il 16 agosto scorso a seguito di una lite dopo una serata al lago di Bilancino.
C’è l’intero paese, una comunità sconvolta dall’accaduto. Ci sono i famigliari, il compagno, il fratello, il figlio di appena nove anni. La chiesa non contiene tutti: in tantissimi restano fuori, sul piazzale. E’ proprio il fratello di Jennifer, Adriano, a leggere un ultimo commosso e straziante saluto. “Se tutti avessero avuto una sorella come te – dice – non ci sarebbe stato bisogno di avere questo”, e indica il nastro rosso che, come tanti, ha legato al polso, in un gesto simbolico contro il femminicidio.
Tantissimi i fiori per Jennifer, gigli e rose bianche. “Questa celebrazione è la risposta a chi chiede che senso abbia vivere – dice don Giovanni Chiti, il parroco che celebra la funzione insieme con don Luca Rosati, parroco di Galciana, e don Luigi D’Arco, parroco di Migliana – Col filo rosso al braccio sottolineiamo il rispetto per la vita. Dobbiamo fermare e denunciare ogni forma di violenza, non dobbiamo rassegnarci e oggi dobbiamo ripartire”.
Per Jennifer la vita non era mai stata facile, da quando – come ricorda di nuovo il fratello – era nata di appena un chilo da un parto prematuro. Aveva vinto tante paure, aveva sempre lottato per la vita, si era costruita una casa e una famiglia con un uomo che l’amava”.
Fuori dalla chiesa l’accompagna un lunghissimo applauso commosso, sulle note delle canzoni che a jennifer piacevano di più. E ancora, prima che il corpo venga cremato, gli amici lanciano un ultimo saluto al feretro con una pioggia di coriandoli colorati, allegri, per ricordare la giovane “così come sei sempre stata”.