In vacanza sulle due ruote, percorrendo la nuova pista ciclabile che da Parigi porta a Londra. E hanno deciso di farlo – è proprio il caso di dirlo – “in tandem”, non solo nello spirito. Storia di un viaggio non convenzionale: quello di Tommaso Cocchi e Giada Consorti, due giovani pratesi che hanno deciso di passare in bicicletta le proprie ferie estive
460 chilometri in tutto, divisi in otto giorni: una distanza da ritmo vacanziero, se così si può dire: se non fosse che il percorso ciclabile, essendo stato aperto da appena due anni, da quando cioè Londra ospitò le Olimpiadi, non è ancora perfettamente segnalato, e in diversi tratti porta fuori strada.
Hanno sistemato i bagagli in aereo, smontando il tandem e trasportandolo imballato. Avrebbero voluto portare anche una tenda, “per avere un ritmo ancora più avventuroso di quello che abbiamo avuto: ma alla fine era troppo pesante, abbiamo scelto di dormire in bed&breakfast”. “E la Manica?”, hanno chiesto in diversi: semplice, attraversata in traghetto.
Altro aspetto suggestivo di questo viaggio è il bagaglio: un capitolo che piacerà molto a quelle di noi che ogni volta che partono sembra che traslochino. Giada ha dovuto ridurre tutto all’osso, tanto che al confroto gli otto chili del bagaglio a mano dei voli low cost sembrano davvero uno sproposito. “Due paia di pantaloncini (uno addosso e uno in valigia) – elenca Giada – un paio di pantaloni lunghi per le emergenze, una felpa, asciugamano in microfibra e un – e dico un – vestitino per una seratina romantica a Parigi e a Londra”.
Certo è che dopo un viaggio così sono tanti i ricordi che restano in mente: e arrivare in tandem sotto il Big Ben può essere considerato senz’altro il momento-cartolina della vacanza. In attesa di conoscere la meta della prossima avventura.
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