L’ultimo saluto a Roberto Palma racconta molto bene la persona che era e che ha rappresentato per Prato. A cominciare dalla scelta di non avere fiori, ma destinare le offerte alla San Vincenzo della parrocchia. Oggi pomeriggio alla chiesa di Galcetello, la chiesa di cui Palma era parrocchiano, sono venuti in tanti per l’ultimo saluto al presidente provinciale del Movimento cristiano lavoratori, morto improvvisamente a causa di un aneurisma cerebrale nella notte di lunedì.
Ad officiare i funerali è stato don Pierluigi Milesi, vicario episcopale per le aggregazioni laicali e il laicato; con lui, a concelebrare, anche gli altri quattro sacerdoti delle parrocchie in cui i circoli MCL sono ben radicati: don Vittorio Aiazzi del Sacro Cuore; don Antonio Pivetta di San Giusto; don Romano Faldi di Santa Maria a Colonica e don Giuseppe Abeti di Grignano.
In apertura alcuni interventi che ricordano la figura di Palma: in particolare, ad inviare il loro personale messaggio di cordoglio sono stati il vescovo emerito di Prato, Gastone Simoni, e l’attuale vescovo, Franco Agostinelli.
Entrambi si sono rivolti alla famiglia, alla moglie Franca e alla figlia Ilaria; “Palma era una persona buona, dotata di indubbie qualità umane, uno di fede professata praticata e testimoniata”, sono le parole di Simoni; “ha speso la propria vita con spirito di abnegazione e servizio per il bene della gente”, è invece il ricordo di Agostinelli.
“Palma era un uomo grande e anche umile”, ricorda don Milesi, che cita Sant’Agostino e la sua preghiera “Se mi ami non piangere”. “Roberto era un uomo così, con l’orizzonte alto e la semplicità donata e testimoniata”.
Roberto Palma verrà cremato e le sue ceneri verranno conservate al cimitero della Misericordia.