“Che il voto del Consiglio Regionale sulla variante al PIT non sia il punto di chiusura della lunga vicenda della nuova pista di Peretola e che vi saranno strascichi giudiziari lo confermano le dichiarazioni del Presidente Rossi: ricorreremo contro chi propone una pista da 2400 metri. Ma ricorsi saranno presentati sicuramente anche da cittadini, comitati ed associazioni, e in questo contesto Legambiente intende fare la sua parte, compreso l’appoggio della class action recentemente lanciata dall’Associazione Rumors. Anche Legambiente Prato sta studiando con i propri legali quale sia la strada più efficace per coagulare l’azione legale dei cittadini contro l’aeroporto, a tutela della salute, dell’ambiente e per la scelta di uno sviluppo davvero sostenibile.
In questi giorni si è anche parlato della opportunità che contro la Variante si esprimessero i Comuni ed in particolare quello di Prato. Forza Italia ed alcuni membri della vecchia Giunta Cenni hanno chiesto al Sindaco Biffoni di rinnovare il ricorso al TAR che la vecchia Giunta aveva a suo tempo presentato. Su questo Legambiente Prato esprime forti perplessità, l’atto che era a suo tempo stato presentato infatti vedeva come centrale l’opposizione al Parco della Piana e ai vincoli che questo comporta. Invece l’opinione di Legambiente è che la Variante al PIT sia profondamente incoerente perchè la realizzazione del nuovo aeroporto contrasta con una parte del Parco della Piana che già oggi è in essere fino al punto di vanificare il progetto del Parco stesso, e che potrebbe diventare la parte della Variante, che come tante volte è successo, non troverà applicazione.
Legambiente Prato pensa ossia che è bene che il Comune di Prato faccia la sua parte contro la Variante, dicendo chiaramente alla Giunta Regionale che l’opposizione della città non si fermerà, ma anche segnalando una discontinuità con la vecchia Giunta comunale contraria nella sostanza al Parco della piana. Un ricorso in questo contesto ci pare possa fondarsi legittimamente sull’incoerenza dello strumento urbanistico regionale che prevede un Parco, mentre intanto intende dissiparlo.
Sarebbe questo anche un segnale positivo che la Giunta di Prato potrebbe sullo sviluppo della città che nei prossimi anni non potrà fondarsi su scelte di crescita infinità, senza qualità e senza progetto”.
Paolo Balestri
Segreteria Legambiente Prato