Non solo il pedofilo pratese: la ragazzina 13 anni di Trento indotta a compiere gesti di erotismo e autoerotismo in videochat, era stata adescata da altri due trentenni residenti in Sicilia e in Veneto. Anche questi due uomini, come il quarantenne pratese, sono stati arrestati dalla polizia postale, che ha effettuato le indagini a partire dalla denuncia della madre. A lei, dopo oltre un anno di richieste sempre più spinte e insistenti ricevute dai tre pedofili, si era confidata la 13enne. L’adescamento è avvenuto tramite social network usando false identità. I tre pedofili hanno convinto la ragazzina a inviare foto senza vestiti e a fornire il proprio numero di cellulare. Le indagini del compartimento polizia postale di Trento erano partite nell’ottobre scorso in seguito alla segnalazione della
ragazzina che, accompagnata dalla mamma, aveva raccontato la vicenda agli investigatori. Dopo una serie di perquisizioni e il sequestro di materiale telematico alle persone che erano in contatto con la minore, la polizia postale è giunta ai tre uomini.