Duemila duecento firme per fermare il nuovo aeroporto di Firenze. Sono state consegnate questa mattina nelle mani del sindaco Biffoni per “rafforzare la posizione di Prato nella battaglia contro la nuova pista dell’aeroporto di Peretola”. A metterle nella mani del sindaco è stato Paolo Paoli, presidente del comitato No-Aeroporto, insieme con altri due membri del comitato stesso. Le firme sottoscrivono una petizione depositata al Protocollo dal 2011, e che in totale conta 5mila nomi: quelle consegnate al sindaco (per motivi burocratici legati ad un possibile ricorso al Tar, sono soltanto la metà del totale) appartengono ai cittadini di Prato Est, Prato Sud e della Provincia di Prato.
“Questa pista è uno scempio, una nuova colata di cemento nella Piana, che è già la zona più popolata e più inquinata della Toscana”, sottolinea Paoli. “Venticinque anni fa già si parlava di fare una nuova pista e poi non se ne fece nulla, si può fare ora quando è stato costruito molto di più in questa stessa zona?” La nuova pista inoltre è “una scelta che butterebbe all’aria i progetti di nuovo sviluppo legati al Parco Agricolo della Piana, sostenuti fino al 2010” e che Paoli e i suoi difendono insieme alla necessità di rafforzare infrastrutture come i collegamenti veloci con Pisa e col Porto di Livorno, oltre che rafforzare quelli nell’area tra Firenze Prato e Pistoia.
“Abbiamo anche chiesto l’audizione nella quarta commissione del Comune di Prato, poi un incontro ai consiglieri comunali di Sesto Fioretino e ai sindaci di Poggio a Caiano, Carmignano e Calenzano”, spiega Paoli, che aggiunge: “Dicono che questa pista sarà del tutto monodirezionale, cioè con aerei in decollo e in atterraggio verso Prato. Ma finora piste interamente monodirezionali non esistono, perché molto dipende dagli agenti atmosferici. Dunque lo sanno i fiorentini che un 15% dei 45mila voli all’anno previsti col nuovo aeroporto passeranno anche sopra le loro teste?”
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