Dopo tre anni di fermo, causati dalla rescissione del contratto con la ditta vincitrice del primo appalto, ripartiranno a inizio settembre i lavori del primo lotto sulla Sr 325, che dovranno completare la rotatoria alla Cartaia e l’allargamento della carreggiata a Le Coste, nel comune di Vaiano. La ditta che si è aggiudicata l’appalto dell’Anas è la siciliana S.C.A.E., Società Costruzioni Appalti Edili s.r.l., che ha presentato un’offerta di quasi 2,4 milioni di euro a fronte di un bando di gara di 3,2 milioni di euro.
L’azienda messinese, che ha superato altre due società partecipanti al bando (Alpin srl di Benevento e Costrade srl) ha già ottenuto l’aggiudicazione definitiva e nei prossimi giorni saranno stipulati i contratti. I lavori inizieranno nella prima decade di settembre, quando si conoscerà anche il cronoprogramma delle opere, che dovranno durare al massimo 480 giorni.
La realizzazione della rotatoria alla Cartaia non avrà ripercussioni sulla viabilità lungo la Sr 325. Al contrario, per l’allargamento della sede stradale a Le Coste, come avvenuto durante l’infissione dei micropali, sarà necessario istituire un semaforo per il senso unico alternato. Gli automobilisti della Vallata dovranno dunque abituarsi nuovamente alle code per raggiungere Prato.
“In accordo con la direzione dei lavori cercheremo di limitare i disagi al minimo – afferma il geometra Gianfranco Recupero, amministratore unico della Scae, che opera nel settore edile da oltre 40 anni, ha già realizzato negli ultimi 10 anni altre opere in Toscana (tra cui la sistemazione del lungomare a Marina di Grosseto) e ha aperto a Prato City, in via Valentini, un ufficio amministrativo per seguire l’appalto della Sr 325. L’azienda ha lavorato anche in Sudan e in Etiopia, con una sede distaccata ad Addis Abeba.
“Abbiamo la nostra manodopera, ma spero anche di trovare in loco delle maestranze – afferma l’amministratore Recupero -. La nostra è un’azienda che ha sempre lavorato seriamente e pur nella difficoltà del settore, possiamo dire che ad oggi non abbiamo problemi di contenziosi. I lavori siamo abituati a portarli in fondo”.
Dario Zona