Lasci l’auto in sosta dietro le mura di piazza Mercatale e ti incammini tramite il ponte della Passerella per raggiungere il Comune dove ti attende una conferenza stampa. Sali le scale che costeggiano l’asilo nido di via Amendola e ti trovi davanti un ragazzo sulla trentina, con una gamba scoperta, il laccio emostatico intorno al polpaccio e la siringa nella mano destra. Lui ti guarda e come se nulla fosse, si inietta la dose di eroina nella gamba, incurante del fatto che tu stia passando e che forse la scena possa urtare la tua suscettibilità. Accanto a lui un fazzoletto sporco di sangue, segno che quella non era la prima dose che si iniettava. In un primo momento resti un po’ perplesso, poi decidi di scattare una foto di quanto hai appena visto, così da poterlo raccontare, nella speranza che con la nuova gestione dell’area da parte di Alp e Ali (Leggi l’articolo), le famiglie possano prendere il posto dei tossicodipendenti.
Stefano De Biase
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