L’immigrazione cinese a Prato sotto la lente di ingrandimento europea. Questa mattina infatti si è tenuto un incontro tra il vice sindaco e assessore alle Politiche per la Cittadinanza Simone Faggi, il prefetto Maria Laura Simonetti e Thierry Mariani, presidente della commissione migrazioni, rifugiati e profughi del Consiglio d’Europa. Mariani si trova in Italia in vista della stesura del suo rapporto “Le migrazioni cinesi verso l’Europa – sfide e opportunità”. «E’ stato un incontro interessante – ha detto Mariani -. Ciò che finora hanno fatto i poteri pubblici per far applicare le norme sulla sicurezza alle imprese cinesi sono passi importanti. Dopodiché, a Prato come altrove, tanto dipende dalla buona volontà». Anche il vice sindaco Faggi si è detto contento dell’esito della riunione. «Si conferma alta l’attenzione da parte dell’Europa nei confronti del nostro territorio», ha affermato. Prima di recarsi in Comune, Mariani è stato accompagnato da due ragazzi del progetto Asci (agente per lo sviluppo di culture e imprese) in visita al Macrolotto uno, sede di numerose fabbriche cinesi. Dopo il confronto con le autorità, durato una mezzora, ha incontrato anche alcune cooperative, con cui ha approfondito il tema dell’inclusione sociale. Nel pomeriggio infine, si è spostato a Firenze per un faccia a faccia con il presidente della regione Enrico Rossi. Mariani ha sottolineato come l’economia cinese, in buona parte concentrata nel settore tessile, abbia rappresentato un forte antidoto alla crisi, ma ha anche evidenziato come per l’unione europea il problema principale sia rappresentato dalla sicurezza dei lavoratori. Secondo Rossi invece, l’emergenza pratese è lontana dall’essere risolta e per questo è tornato a chiedere con forza un maggior impegno al governo. Rossi si è anche detto pronto a raddoppiare sia il numero di ispettori su Prato, attualmente 70, sia quello dei vigili urbani ai fini di un miglior controllo del territorio.
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