Due mesi di tempo per valutare la consistenza dei lavori già effettuati al Soccorso e predisporre uno studio di fattibilità di un progetto diverso dal viadotto. Con un’apposita delibera questa mattina la Giunta ha deciso di fermare il cantiere per il raddoppio della Declassata nella zona del Soccorso. Allo stato attuale sono stati eseguiti lavori per circa 240 mila euro; in sostanza è stato allargata la rampa di uscita dalla Declassata verso via Nenni. Un intervento che potrebbe proseguire se ritenuto utile al miglioramento della sicurezza stradale dell’attuale assetto. La sospensione dei lavori non prevede penali, mentre un’eventuale revoca dell’appalto obbligherebbe il Comune a versare alla ditta aggiudicataria una cifra stabilita dal Codice degli appalti.
Con la delibera la giunta ha chiesto al dirigente del Servizio infrastrutture e grandi opere uno studio di fattibilità che analizzi in modo compiuto la sostenibilità, il rapporto tra costi e benefici e la possibilità di mantenere il finanziamento ministeriale di 16 milioni già previsto per questa opera, nel caso in cui si opti per una diversa soluzione, ovverosia l’interramento.
“Questo atto ci permette di prendere un minimo di tempo per evitare che il cantiere prosegua su un progetto che questa amministrazione non condivide – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Valerio Barberis – e allo stesso tempo di evitare un eventuale danno erariale. La sospensione è però limitata nel tempo, per non tardare l’ultimazione dei lavori qualunque sia la scelta progettuale definitiva, e finalizzata a un’attenta valutazione del rapporto costi/benefici di un’alternativa al viadotto. Quella che stiamo facendo è un’assunzione di responsabilità doverosa: noi chiediamo di valutare la possibilità e il costo di realizzare il raddoppio della Declassata tramite sottopasso interrato invece che con il sovrappasso previsto dal progetto approvato dalla precedente giunta, ma valutando tutti gli aspetti, sia tecnici sia di finanziamento”.
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