La Visitazione del Pontormo è tornata a casa, a Carmignano, e con essa la speranza è che tornino anche i turisti. Gli operatori economici del comune infatti, – albergatori e ristoratori – rispetto allo spostamento dell’opera a palazzo Strozzi a Firenze da marzo a luglio, hanno rilevato un calo del 20% di presenze turistiche. In un periodo di crisi come questo non è poco. «Questo fatto deve diventare una consapevolezza per il futuro , – sostiene l’assessore alla Cultura del comune di Carmignano Fabrizio Buricchi – è importante programmare tutti insieme delle azioni per rendere più utile il nostro patrimonio, ai fini anche di un rendiconto economico». Dopo cinque mesi vissuti da protagonista alla mostra “Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera”, ieri la Visitazione è tornata nella sua dimora originaria: la pieve di San Michele a Carmignano. Ad attenderla c’erano tantissimi carmignanesi, davvero affezionati all’opera. «I miei concittadini erano addirittura preoccupati che alla conclusione della mostra non tornasse», continua l’assessore Buricchi. Al suo rientro la tela, dipinta probabilmente tra il 1528 e il 1530, ha trovato un nuovo allestimento che mette in risalto tutta la sua bellezza e luminosità. «Il nuovo sistema espositivo permette soprattutto di agire sulla conservazione, – afferma la soprintendente Cristina Gnoni Mavarelli – perché essendo in legno, ha bisogno di essere tenuta costantemente sotto controllo».
L’opera, tra le più importanti della pittura italiana dell’intero Cinquecento, è stata scelta non a caso come simbolo della mostra fiorentina di Palazzo Strozzi, curata da Antonio Natali e da Carlo Falciani. Con i suoi 160.000 visitatori, l’esposizione ha registrato uno dei successi maggiori di pubblico tra gli eventi d’arte nel capoluogo toscano.
Il 12 settembre a Carmignano ci sarà l’inaugurazione ufficiale e da lì prenderanno il via anche una serie di incontri per conoscere meglio il Pontormo e il suo periodo storico/artistico.
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