“Vi sembra giusto che un assassino percepisca la pensione della donna che ha ucciso, ex moglie e madre dei suoi due bambini?”. E’ la domanda che ha portato Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice (nella foto), bancaria a Prato e strangolata dall’ex marito Massimo Parlanti nel 2012, a lanciare una petizione on line per chiedere che la legge sia modificata per impedire quello che Ballerini definisce un “paradosso”. E’ quanto pubblicato oggi dal Tirreno. La petizione, promossa su change.org, è indirizzata al premier Matteo Renzi e nei giorni scorsi aveva già superato le 50 mila adesioni, tra cui quella del vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. ”Massimo Parlanti – racconta Ballerini – reo confesso è stato condannato con rito abbreviato a 18 anni di carcere per aver assassinato mia sorella. Probabilmente ne farà meno di 10 e ha fatto ricorso: vuole uscire ancora prima”. Per quanto riguarda la legge, Ballerini spiega: “Dall’Inps ho appreso che mentre i bambini di mia sorella, che noi stiamo accudendo, prendono il 40 per cento della pensione, a lui, l’omicida, spetta l’altro 60 per cento e ne avrà diritto a vita”. Per Ballerini si tratta di una vera beffa. “Questo accade perché non c’è un meccanismo automatico che prevede la dichiarazione di ‘indegnità a succedere’ per l’assassino del coniuge: gli spetta l’eredità della vittima”. Il giudice che ha emesso la sentenza non ha dichiarato Parlanti ‘indegno a succedere’ e quindi la pensione è automaticamente garantita.
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