3 Luglio 2014

Emergenza profughi. Arrivate nella notte famiglie eritree in fuga dalla dittatura


Questa notte un gruppo formato da venti profughi è stato accolto dagli operatori dell’Opera Santa Rita. Si tratta di uomini, donne e bambini di nazionalità eritrea atterrati ieri sera all’aeroporto di Pisa, provenienti da Catania, in fuga dal loro Paese duramente provato da anni di dittatura. Ad accompagnarli in provincia di Prato un autobus della Croce Rossa italiana. Le loro sistemazioni sono a Sofignano e a Poggio a Caiano.
Per far fronte a questa nuova emergenza la Diocesi di Prato ha messo a disposizione una parte della canonica di Sofignano nel Comune di Vaiano, attualmente libera e già usata in passato per questo tipo di ospitalità. Gli ospiti della struttura parrocchiale in tutto sono dodici, la loro accoglienza è gestita dal Santa Rita mentre i restanti otto, che si trovano già a Poggio a Caiano, sono stati affidati dalla Prefettura alla Cooperativa Pane e Rose.
Nella notte sono stati effettuati i primi screening e le visite pediatriche per i bambini per controllare il loro stato di salute. Ad un primo esame i venti eritrei stanno tutti bene, sono solo stremati per il lungo viaggio e le peripezie che hanno dovuto affrontare nel viaggio in mare dalle coste africane alla Sicilia.
Ricordiamo che ci sono altre 51 persone ospitate negli ambienti della ex scuola Santa Caterina in via San Vincenzo. Sono uomini africani di varia nazionalità arrivati lo scorso 13 aprile. Di questi in cinque sono già stati convocati per i prossimi giorni dalla Commissione territoriale, l’organo che ha il compito di valutare le richieste per la concessione dello status di rifugiato.
«Siamo soddisfatti di questa tempistica – dice Nicoletti Ulivi, responsabile dell’accoglienza profughi per conto del Santa Rita – solitamente l’attesa per la prima convocazione era di un anno, significa che i tempi si stanno accelerando a causa della gravità della situazione».