11 Luglio 2014

Bofrost vuole aprire a Montemurlo ma è ostaggio della burocrazia, il sindaco Lorenzini scrive a Renzi: “Un anno per 7 autorizzazioni e in Austria bastano 28 giorni”


“Caro Presidente Renzi, sempre più spesso ci scontriamo con una burocrazia incomprensibile e anti – economica, che blocca, con richieste assurde, l’iniziativa del privato che decide di investire e svilupparsi sul territorio”.
Dopo l’ennesimo caso di un’impresa che vorrebbe aprire a Montemurlo, ma che si trova bloccata dalla burocrazia, il sindaco Lorenzini ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente del consiglio Matteo Renzi, per richiedere il suo intervento per semplificare le procedure di autorizzazione all’insediamento di nuove realtà produttive. Solo negli ultimi mesi, sono stati tre gli imprenditori che hanno bussato alla porta del sindaco per chiedere un sostegno per districarsi nei meandri della burocrazia. L’ultimo in ordine di tempo è stato il titolare della Bofrost, che vorrebbe ampliare la propria distribuzione, costruendo nella zona industriale di Oste un nuovo impianto. Un piano di sviluppo ben preciso che prevede tra l’altro l’aumento di personale da quaranta a sessanta dipendenti.
Tutto bene, se non fosse che per costruire, l’azienda deve spostare un cavo dell’alta tensione. E qui iniziano i guai, perché Enel Distribuzione ha inviato all’imprenditore in questione una lettera, dove richiede – per poter effettuare lo spostamento – l’autorizzazione da parte di ben sette enti diversi: parere urbanistico da richiedere al Comune di Montemurlo, interferenze telecomunicazioni da richiedere a gestori/ Ministero sviluppo economico- comunicazioni, autorizzazione idraulica per interferenza con acqua pubblica da richiedere alla Provincia di Prato, interferenze con metanodotti da richiedere a Snam rete gas, nulla osta da richiedere alla Regione Toscana – settore autorità di vigilanza attività minerarie, nulla osta per servitù militari da richiedere alle varie forze armate, nulla osta da richiedere ad Enac- Enav. E poi, si legge sempre nella lettera di Enel, “non possiamo escludere che potrebbe risultare necessario acquisire ulteriori atti autorizzativi …”.

Il sindaco Lorenzini non nasconde che si sente impotente di fronte a richieste di questo tipo e lo scrive anche a Renzi: “in questo modo l’impresa impiegherà non meno di un anno per avere in mano tutte le autorizzazioni necessarie per partire e così certo non sia aiuta la ripresa del Paese”. La stessa azienda tra l’altro ha uno stabilimento in Carinzia (Austria), dove bastano ventotto giorni per ottenere le autorizzazioni necessarie. “Come sindaco di un Comune che vuol essere vicino agli imprenditori e parte attiva della ripresa dell’Italia, non le nego- continua la lettera di Lorenzini a Renzi- che mi sento impotente e arrabbiato”. E poi il primo cittadino di Montemurlo continua: “Servono davvero sette enti diversi per spostare un cavo dell’alta tensione? Oppure è solo un modo per scaricare le responsabilità? Tutti responsabili, nessuno responsabile. Sono convinto che concorderà con me che la ripresa passa anche dai tempi della burocrazia”. La lettera si conclude con la richiesta di Lorenzini al capo del Governo per una semplificazione delle procedure autorizzative degli insediamenti industriali “So che come ex- sindaco di Firenze è ben conscio di questi problemi e mi auguro sinceramente che riesca a dare una svolta positiva anche a questo problema”.

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