Saranno celebrati nel salone Apollo della Pubblica Assistenza i funerali di sei delle sette vittime del rogo della fabbrica cinese di via Toscana, fissati per il prossimo 21 giugno. La camera ardente sarà allestita alle 15 e le salme rimarranno esposte tutto il pomeriggio per consentire a familiari e conoscenti di rendere omaggio ai lavoratori morti nell’incendio al Macrolotto. Non è previsto alcun rito religioso, né civile. “Siamo un’associazione laica e pertanto aperta a tutti – sottolinea il presidente Franco Bigagli – si tratterà più che altro di una cerimonia di rappresentanza alla quale saranno presenti autorità regionali, comunali, provinciali e stiamo aspettando la conferma della console”. Le salme saranno trasferite in serata a Bagno a Ripoli per la cremazione che avverrà tra il 23 e il 24 giugno, in mattinata, come espressamente richiesto dai parenti che attribuiscono alle date una precisa simbologia. “Il servizio ci è stato affidato dai familiari – continua Bigagli – ci conoscevano perché ci eravamo già occupati dei funerali delle tre donne di via Ciulli”. L’incarico alla Pubblica Assistenza è stato commissionato lo scorso 27 dicembre, ma soltanto adesso i parenti potranno salutare degnamente i loro cari. “Il ritardo – spiega Leonardo Lai, responsabile dei servizi funebri – è stato dovuto a problemi burocratici ed economici che ora sono stati risolti. E’ pronto anche il nulla osta per il rimpatrio delle ceneri delle salme ma si sa già che non faranno ritorno in patria prima di cinque o sei mesi per scelta dei familiari stessi che dovranno trovare i soldi necessari”. Il prezzo concordato dalla Pubblica assistenza per il servizio è di 2500 euro a persona comprensivo anche di cremazione. Senza alcun contributo esterno, sarà pagato dai familiari delle vittime che per la cerimonia hanno organizzato una raccolta di offerte. Le salme saranno sistemate in fila nel salone Apollo, al primo piano dell’edificio di via San Jacopo, ognuna con alle spalle un drappo nero e il nome delle due donne (Zheng Xiupine, del ’63 e Wang Chuntao del ’67) e dei quattro uomini (Xue Xuequin del ’79,Rao Zhagjiang del ’71, Lin Guagxing del ’62 e Su Qifu del 70)