Dopo le polemiche dei giorni scorsi (Leggi l’articolo), arriva l’ufficialità della decisione del Comune di costituirsi parte civile nel processo sulla strage di via Toscana dove persero la vita sette operai cinesi. Domani si celebrerà il giudizio immediato nei confronti dei proprietari italiani dell’immobile coinvolto dal rogo (imputati per omicidio colposo e lesioni personali colpose) e la giunta Biffoni attraverso i legali del Comune chiederà loro un risarcimento. Due le strade che saranno percorse dagli avvocati: la prima è quella del danno patrimoniale, sulla scia del caso precedente quando un operaio cinese denunciò il suo aguzzino. L’altra è quella del danno di immagine per tutta la città, visto che a causa della strage si è generalizzata in Italia l’idea che a Prato ci sia un sistema diffuso di illegalità. Il sindaco Biffoni non rilascerà commenti sul caso, perchè non vuole dare adito a strumentalizzazioni, ma ha già fatto sapere che in caso di risarcimento per il Comune, utilizzerà quei soldi per la formazione alla legalità nelle scuole, dove si educano le nuove generazioni. Per i titolari cinesi dell’azienda si procederà in seguito, invece, con il rito abbreviato. Quindi solo in un secondo momento il Comune si costituirà parte civile contro di loro.
Stefano De Biase