Il presidente della Regione Rossi continua con il suo altalenante comportamento nei confronti di quella parte della comunità cinese che opera nell’illegalità. Alla presentazione del progetto per Prato che riguarda l’ingresso di 70 nuovi Ispettori dell’Asl nel controllo delle aziende cinesi irregolari, aveva testualmente dichiarato “rivolteremo le aziende cinesi come un calzino”. Stamattina leggo che intende chiedere al Governo una moratoria di 6 mesi per permettere a queste ditte di mettersi in regola. Non lo so se è il caldo a fare questi scherzi al Rossi o ha dei repentini cambi umorali che lo portano a cambiare versione ogni 10 giorni. A parte questa scherzosa precisazione, mi chiedo cosa ne pensano i tanti imprenditori pratesi, e non solo, che oggi con molta fatica e, forse eroicamente, portano avanti la loro azienda nonostante un’imposizione fiscale intollerabile e gli innumerevoli adempimenti burocratici a cui sono sottoposti. Se si dovesse andare nella direzione richiesta dal Giovernatore, vuol dire che è stata presa in giro il 58% della popolazione pratese che ha deciso di votare Biffoni. Soprattutto viene beffato l’imprenditore onesto al quale si chiede di rispettare le leggi mentre chi ha avuto una sorta di moratoria fiscale per più di 20 anni, e continua ad averla, viene dato in premio un semestre per regolarizzare la sua posizione. Rimanere indifferenti o tacere di fronte a questo annuncio del Governatore Rossi, significa che questo sistema di illegalità trova d’accordo buona parte degli imprenditori e delle stesse Associazioni di categoria. E il Sindaco Biffoni cosa ne pensa?
Aldo Milone
Prato libera e sicura
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