Chi pensa che siano più gli uomini rispetto alle donne a fare abuso di alcol, forse si dovrà ricredere. Ieri sera intorno alle 20 una pattuglia della polizia municipale è intervenuta su un incidente avvenuto in via Rosselli all’altezza di via Toscanini, a pochi metri dalla sede del comando della Polizia municipale, in pieno centro a Montemurlo. Due i veicoli coinvolti, un’autovettura Fiat Panda condotta da una cittadina italiana di 56 anni residente a poche centinaia di metri dal luogo del sinistro e una Volkswagen Passat condotta da un cittadino anch’egli italiano residente a Prato. Giunti sul posto, agli agenti è subito apparso evidente che la donna aveva assunto sostanze alcoliche ed entrambi i conducenti sono stati sottoposti ad un primo accertamento con precursore che ha dato esito positivo. La signora, accompagnata al vicino comando dei vigili, è stata quindi sottoposta a prova con l’etilometro omologato dal quale è emerso che aveva un tasso alcolemico quattro volte superiore a quello consentito per legge. Fortunatamente le modalità dell’incidente non hanno provocato feriti, ma solo danni alle autovetture.
La signora è stata denunciata all’autorità giudiziaria e il suo veicolo sequestrato ai fini della confisca. “Purtroppo, come dimostra quest’incidente, il problema della guida in stato d’ebrezza non riguarda solo i giovani, come molti credono, ma è trasversale a tutte le fasce d’età e non è solo limitato all’orario serale – spiega il vice-comandante Gioni Biagioni -. Per questo motivo, la polizia municipale non abbassa la guardia e continuerà a ripetere anche per tutta l’estate i controlli stradali con l’etilometro a contrasto della guida in stato d’ebbrezza”.
Anche il sindaco Lorenzini si dice preoccupato: “Non possiamo far finta che il problema non esista. Il Comune di Montemurlo, ai sempre più pressanti controlli della polizia municipale sulle strade, continuerà ad affiancare momenti informativi nelle scuole e durante i principali eventi pubblici. Deve passare chiaro il messaggio che quando si guida non si beve. La posta in gioco è troppo alta: in ballo c’è la nostra e quella degli altri”.
Foto d’archivio