Questione di colori. E’ quello che pensa l’ex sindaco Cenni dell’atteggiamento del presidente della Regione Rossi. Dopo l’incontro di ieri tra Biffoni e Rossi nel quale il governatore si è impegnato ad acquisire e valorizzare la zona degli scavi archeologici di Gonfienti e la Fattoria Medicea delle Cascine di Tavola, oltre ad incrementare l’organico della polizia municipale, l’ex sindaco Roberto Cenni manda una bacchettata a distanza al governatore, col quale nei 4 anni di contemporanea convivenza al governo gli attriti sono stati molti e gli accordi stretti pochi. A Cenni la condotta di Rossi non è piaciuta molto: “Quelle discusse ieri sono tutte proposte che avevamo già fatto alla Regione ma sono sempre cadute nel vuoto – dice Cenni – fa piacere che la Regione si attivi per Prato, ma è un atteggiamento che di istituzionale ha poco, non si può aiutare una città solo se cambia il colore politico. Appena inseditato Rossi disse che se fosse ripartita Prato sarebbe ripartita la Toscana, poi nei successivi quattro anni ha fatto ben poco per la nostra città. Abbiamo dovuto aspettare quattro anni perchè ponesse l’occhio su Prato”. Polemico col governatore anche l’ex assessore alla sicurezza Milone: “Ben venga il potenziamento della polizia municipale, ma alle nostre richieste negli anni scorsi Rossi aveva sempre fatto orecchie da mercante – ha puntualizzato Milone – sono curioso di vedere in quale forma la Regione trasferirà i fondi che serviranno per l’assunzione di nuovo personale della polizia municipale tenendo conto dei vincoli del patto di stabilità”
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