Nei primi cinque mesi del 2014 la Guardia di Finanza di Prato ha scoperto evasioni fiscali per oltre 87 milioni di euro, denunciato all’autorità giudiziaria 18 persone per reati tributari e sequestrato beni immobili per un milione di euro. Questo, in sintesi, è il bilancio della lotta all’evasione tracciato in occasione del 240° anniversario di fondazione del Corpo nella sede provinciale di Prato.
Obiettivi dei finanzieri pratesi, nei primi 5 mesi dell’anno, sono stati infatti quelli, da un lato, di arginare l’evasione fiscale e contributiva e, dall’altro, di contrastare la contraffazione, la violazione al “Made in Italy”, il consumo di prodotti commerciali pericolosi per la salute e l’abusivismo commerciale.
Le verifiche fiscali, oltre alla scoperta di 56 evasori, hanno fatto emergere maggiori ricavi non dichiarati e costi non deducibili ai fini delle imposte sui redditi per oltre 78 milioni di Euro e Iva relativa, dovuta e non versata, per circa 33 milioni di Euro. Economia sommersa, contraffazione e tutela del “Made in Italy” sono stati i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle pratesi, per i danni che producono all’economia territoriale distorcendo la sana e leale concorrenza tra le imprese.
Questo l’elenco dei risultati perseguiti dalla Finanza.
– Scoperta di 56 evasori tra totali e paratotali, i quali hanno occultato redditi al fisco per circa 60 milioni di euro e frodato l’IVA per oltre 26 milioni di euro
– Denuncia di 18 soggetti per illeciti fiscali relativi a plurime violazioni
– Proposte di sequestro patrimoniale per 1 milione di euro effettuate a seguito della constatazione di reati fiscali;
– Individuazione di 113 lavoratori a nero e irregolari
– Denuncia all’autorità giudiziaria di 3 persone e connesso sequestro di oltre 9 milioni di metri quadri di tessuto e circa 40mila articoli commerciali per violazione alle norme del “Made in Italy” e della “sicurezza prodotti”.
– Sequestro di 5 capannoni industriali, aventi un valore commerciale stimato di circa 1,2 milioni di Euro al cui interno erano presenti loculi e macchinari tessili in grande numero.
La Finanza nel bilancio segnala inoltre le seguenti operazioni: la scoperta di un’associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tessuti importati illecitamente dalla Cina con 5 arresti, 27 altre misure cautelari, al sequestro di 16 società e di beni patrimoniali per oltre 20 milioni di euro (c.d. “Operazione Fiume Giallo”); sequestro di 2.834 tonnellate di tessuti, pari a 94 container a pieno carico ed aventi un valore complessivo di circa 16 milioni di Euro, privi dei previsti requisiti di commercializzazione; sequestro di circa 1.000 mc di scorie tessili, del capannone industriale e alla denuncia di 1 cittadina cinese per attività di gestione di rifiuti non autorizzata; denuncia di 1 cittadina cinese che forniva prestazioni mediche abusive, e contestuale sequestro di farmaci ed attrezzatura sanitaria illegale. Si segnala infine la costante partecipazione delle “Fiamme Gialle” pratesi nell’ambito del “Patto per Prato Sicura” ai controlli congiunti Interforze presso i capannoni alveari.
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