25 Giugno 2014

56 evasori scoperti dalla Finanza nel 2014: sottratti al Fisco 111 milioni di euro fra guadagni non dichiarati e Iva non versata


Nei primi cinque mesi del 2014 la Guardia di Finanza di Prato ha scoperto evasioni fiscali per oltre 87 milioni di euro, denunciato all’autorità giudiziaria 18 persone per reati tributari e sequestrato beni immobili per un milione di euro. Questo, in sintesi, è il bilancio della lotta all’evasione tracciato in occasione del 240° anniversario di fondazione del Corpo nella sede provinciale di Prato.
Obiettivi dei finanzieri pratesi, nei primi 5 mesi dell’anno, sono stati infatti quelli, da un lato, di arginare l’evasione fiscale e contributiva e, dall’altro, di contrastare la contraffazione, la violazione al “Made in Italy”, il consumo di prodotti commerciali pericolosi per la salute e l’abusivismo commerciale.
Le verifiche fiscali, oltre alla scoperta di 56 evasori, hanno fatto emergere maggiori ricavi non dichiarati e costi non deducibili ai fini delle imposte sui redditi per oltre 78 milioni di Euro e Iva relativa, dovuta e non versata, per circa 33 milioni di Euro. Economia sommersa, contraffazione e tutela del “Made in Italy” sono stati i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle pratesi, per i danni che producono all’economia territoriale distorcendo la sana e leale concorrenza tra le imprese.

Questo l’elenco dei risultati perseguiti dalla Finanza.

– Scoperta di 56 evasori tra totali e paratotali, i quali hanno occultato redditi al fisco per circa 60 milioni di euro e frodato l’IVA per oltre 26 milioni di euro
– Denuncia di 18 soggetti per illeciti fiscali relativi a plurime violazioni
– Proposte di sequestro patrimoniale per 1 milione di euro effettuate a seguito della constatazione di reati fiscali;
– Individuazione di 113 lavoratori a nero e irregolari
– Denuncia all’autorità giudiziaria di 3 persone e connesso sequestro di oltre 9 milioni di metri quadri di tessuto e circa 40mila articoli commerciali per violazione alle norme del “Made in Italy” e della “sicurezza prodotti”.
– Sequestro di 5 capannoni industriali, aventi un valore commerciale stimato di circa 1,2 milioni di Euro al cui interno erano presenti loculi e macchinari tessili in grande numero.

La Finanza nel bilancio segnala inoltre le seguenti operazioni: la scoperta di un’associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tessuti importati illecitamente dalla Cina con 5 arresti, 27 altre misure cautelari, al sequestro di 16 società e di beni patrimoniali per oltre 20 milioni di euro (c.d. “Operazione Fiume Giallo”); sequestro di 2.834 tonnellate di tessuti, pari a 94 container a pieno carico ed aventi un valore complessivo di circa 16 milioni di Euro, privi dei previsti requisiti di commercializzazione; sequestro di circa 1.000 mc di scorie tessili, del capannone industriale e alla denuncia di 1 cittadina cinese per attività di gestione di rifiuti non autorizzata; denuncia di 1 cittadina cinese che forniva prestazioni mediche abusive, e contestuale sequestro di farmaci ed attrezzatura sanitaria illegale. Si segnala infine la costante partecipazione delle “Fiamme Gialle” pratesi nell’ambito del “Patto per Prato Sicura” ai controlli congiunti Interforze presso i capannoni alveari.

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