Sono 225.699 gli arrivi dei turisti sul nostro territorio nel 2013 e 555.697 le presenze. Numeri positivi, comparabili con quelli del 2011, l’anno migliore in assoluto riferito alle presenze. Dopo la sensibile contrazione del 2012, il 2013 è un anno di ripresa, con +5,3% di pernottamenti (pari a +28.193 presenze) e +3,3% di arrivi, pari a 7.270 turisti in più che hanno visitato il nostro territorio. Il segno più accompagna anche i numeri degli accessi all’ufficio informazioni turistiche della Provincia in piazzetta Buonamici. Nel 2013 contatti con circa 1.500 persone in più del 2012, in particolare stranieri. Grande successo poi per il touchscreen collocato all’esterno dell’ufficio, in funzione dal 29 luglio 2013. In pochi mesi quasi 15 mila gli accessi soprattutto in orario di chiusura dell’ufficio.
IL MOVIMENTO DEI TURISTI – La rilevazione del movimento turistico, elaborata dall’ufficio Turismo della Provincia sulla base dei numeri reali comunicati dagli operatori, evidenzia che l’andamento positivo deriva da un aumento soprattutto dei flussi provenienti dal comparto straniero (+5,1 gli arrivi e +4,7% le presenze), mentre per gli italiani il dato fortemente positivo sono le presenze (+6,2% ).
La durata media dei soggiorni è di circa 2 giorni, 3 giorni per gli italiani e 2 per gli stranieri. I mesi con maggiori presenze sono quelli del periodo marzo- ottobre. Il picco maggiore registrato nel 2013 è in luglio seguito da agosto, settembre e maggio. I minimi riguardano i mesi invernali (gennaio, febbraio e novembre e dicembre). Il tasso di utilizzazione delle strutture si attesta sul 42%. La dinamica dei movimenti turistici negli ultimi 10 anni (anno 2003 rispetto allanno 2013) è positiva: gli arrivi sono cresciuti di oltre 50 mila, le presenze di oltre 144 mila, che tradotti in termini percentuali equivalgono rispettivamente al 29% e 35%.
TURISMO PER AREE La piana (comuni di Montemurlo e Prato), con 2 giorni di media, è
l’area dove i turisti si soffermano di meno, nel Montalbano (comuni di Carmignano e Poggio a Caiano) e in Val di Bisenzio (Cantagallo, Vaiano e Vernio), dove maggiore è il peso dell’offerta extralberghiera, i soggiorni sono mediamente più lunghi: rispettivamente di 4 e 5 giorni. Ma i flussi turistici provinciali si concentrano prevalentemente nel comune capoluogo. Le 463.178 presenze registrate per la piana, pari all83% del totale provinciale, dipendono quasi esclusivamente dalla città di Prato.
LE PROVENIENZE DEI TURISTI – Presenza molto consistente dei turisti cinesi (40% sul totale degli arrivi stranieri), seguiti dai giapponesi (13%) e da alcuni paesi dell’Asia (11%). Il segmento estero composto da tedeschi, francesi, spagnoli, inglesi, americani e russi ha invece un peso comunque rilevante in quanto rappresenta i mercati con più forte capacità di spesa e attitudine alla creazione di un indotto extraricettivo nel territorio (visite ai musei, alle cantine, bar e ristorazione) che si attesta intorno al 14% sul totale degli arrivi. Aumento consistente per i russi (+54% arrivi e +43% presenze), diminuzione per l’India (-30% degli arrivi e -36% nelle presenze), aumento contenuto per la Cina (+ 15% arrivi e +8% nelle presenze).
La domanda giapponese e cinese orbita quasi esclusivamente nel comprensorio del capoluogo, ed facilmente riconducibile al segmento turistico dei gruppi, in costante crescita negli ultimi anni. L’analisi degli ultimi 5 anni evidenzia il consolidamento di Cina, Giappone e alcuni paesi asiatici ormai rispettivamente al primo, secondo e terzo posto in ordine di provenienze nell’ultimo quinquennio.
ANTICIPAZIONI PRIMO TRIMESTRE 2014 Anche i primi dati (parziali) del primo trimestre 2014 sono incoraggianti. Confermano infatti la tendenza positiva dell’anno 2013 almeno sul fronte degli arrivi registrando un +16%, in calo invece le presenze con un -6%, ma una volta conclusa l’elaborazione molto probabilmente ci sarà una evoluzione in positivo. Sulla base dei dati attualmente raccolti il comparto alberghiero aumenta rispettivamente del 13% e del 20% sugli arrivi degli italiani e degli stranieri, mentre si registra un calo del 7% sulle presenze degli italiani e dell’8% sugli stranieri. Il comparto extralberghiero ha un segno più dell’11% per gli arrivi italiani, al quale si contrappone una diminuzione del 19% per i flussi stranieri. Le presenze nelle strutture extralberghiere registrano una situazione quasi invariata per la parte italiana (-0,6%) e un calo del -10,8% per i flussi stranieri.
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