Annullato l’ultimo consiglio comunale a Vaiano, che avrebbe dovuto tenersi il 16 maggio, per discutere, tra le altre cose, l’interrogazione presentata dal consigliere di Vaiano Libera e Sicura Massimiliano Masi sull’insediamento della stazione Terna, in località Il Pozzino. Nell’interrogazione, Masi chiedeva da quanto tempo l’amministrazione fosse a conoscenza del progetto Terna e perchè il consiglio comunale non era stato portato a conoscenza di un tema di questa portata e importanza per i cittadini.
“L’amministrazione ha preferito ancora una volta celarsi dietro un silenzio davvero imbarazzante e sconcertante – afferma Massimiliano Masi -. Quindi l’ultimo consiglio comunale è rinviato a data da destinarsi. La “patata bollente” passerà al nuovo consiglio, che sarà insediato dopo le elezioni del 25 maggio. E non è vero, come va dicendo il sindaco Marchi, che il consiglio comunale non fosse stato previsto – afferma Masi, che mostra una mail inviata lo scorso 24 aprile dalla segreteria del Comune a tutti i consiglieri nella quale si comunica che la “seduta inizialmente prevista per il 29 aprile non sarà convocata a causa del numero davvero esiguo di atti proposti” e si prevede una seduta per il giorno 16 maggio, da confermare con una successiva comunicazione. Adesso è saltato anche il consiglio comunale del 16 maggio. “Un altro, l’ennesimo corto circuito….della giunta Marchi” commenta Massimiliano Masi.
Sulla stazione Terna interviene anche il candidato sindaco della Lista Vaianesi Matteo Grazzini, che definisce il rinvio del dibattito pubblico sulla stazione elettrica di Terna al prossimo 12 giugno “una beffa per i vaianesi che volevano ascoltare dagli amministratori attuali, dai vertici di Legambiente col presidente Edoardo Zanchini e dall’annunciata in pompa magna presidente di Terna Catia Bastioli quali sono davvero i termini e la tempistica di questo progetto”.
“Dopo l’assemblea a dir poco animata a Le Fornaci, dalla quale è emersa la pubblica ammissione di una sottovalutazione della questione da parte dell’attuale Giunta e la comunicazione tardiva dell’esistenza di un tale progetto, viene da pensare che spostare tutto al 12 giugno, a elezioni avvenute e a progetto ulteriormente avviato sia un modo per evitare di dibattere la questione davanti ai vaianesi, messi sempre più davanti al fatto compiuto – prosegue Grazzini -. L’unico modo per smentire questa nostra supposizione è convocare, anche da parte della stessa amministrazione, un confronto pubblico con il Comitato per il No alla stazione elettrica di Vaiano, i proprietari dei terreni interessati all’esproprio e tutti i cittadini in modo da informarli sul ‘passato’ ma soprattutto sulle soluzioni future. Se vogliamo impedire la costruzione della stazione o far spostare i piloni che passano sopra Sofignano ogni giorno che passa è un giorno perso” conclude Matteo Grazzini.