Sulla querelle Abati – Bernocchi arriva l’intervento anche del segretario del Psi, Alessandro Michelozzi. Ecco l’intervento integrale.
“Noi siamo – afferma Michelozzi, segretario Psi – per la buona politica e il suo rinnovamento e contrari alla arroganza delle caste”. La vicenda Abati-Bernocchi sembra proprio il classico incidente da campagna elettorale. Le pesanti frasi raccolte con le intercettazioni, che saranno vagliate dalle autorità competenti, danno la misura del livello di conflitto fra le entità che si muovono sul nostro territorio. Un clima che non favorisce la sinergia delle forze in campo, come sarebbe auspicabile per gli interessi complessivi della città, ma che, semmai, rischia di produrre lo stallo del sistema.
Mazzoni, da parte sua, alimenta strumentalmente la macchina del fango e attacca l’unica azienda che il centro-destra non controlla perché non ha altri argomenti per parlare alla città. Cenni fa altrettanto sfruttando l’episodio per distrarre l’elettorato dai suoi insuccessi.
Cenni ormai ha una immagine usurata, non è più una novità come fu nel 2009 e ha fallito come imprenditore e come politico. Le domande che c’erano all’inizio del suo mandato sono ancora tutte sul tavolo: lavoro, sostegno alle imprese, contrasto alle nuove e vecchie povertà, legalità, sicurezza, decoro della città in centro come in periferia.
“Mandiamo a casa i vecchi politici e la vecchia politica – chiude Michelozzi – è ora di svoltare e investire su nuove energie per Prato. I nostri cinque candidati nella lista Biffoni interpretano pienamente la novità e possono far vivere un’altra storia a Prato”.
Commenti