Hanno tutti meno di 40 anni. Sono impegnati nel mondo del lavoro, magari nelle nuove professioni, si spendono nel volontariato e nella formazione dei giovani. Abbiamo chiamato in redazione sette giovani pratesi, e a loro abbiamo chiesto di confrontarsi intorno a un tavolo sulla città, la Prato che è e la Prato che sarà. Quella Prato che fra tre settimane è chiamata al voto.
Ne è nato un dibattito acceso e partecipato, su vari temi. La prima domanda è stata come definiresti la tua città; come vorresti che fosse, invece, è stato l’ultimo quesito. Nel mezzo riflessioni sul lavoro, su Prato come città in trasformazione che deve tornare ad essere appetibile per creare nuovo lavoro e sviluppo; sulle politiche abitative – diversi dei giovani partecipanti sono padri e madri; infine, Prato e l’integrazione, alla ricerca di una sintesi tra sicurezza e accoglienza.
Ecco chi sono i sette partecipanti: Filippo Visintin, 35 anni, ingegnere, ricercatore universitario; Camelia Cosa, 24 anni, studentessa rumena e operatrice Caritas; Piero Gualtieri, 37 anni, storico e volontario della Misericordia; Chiara Aiazzi, 34 anni, insegnante, madre e animatrice; Francesco Fantauzzi, 31 anni, organizzatore di eventi, arrivato dalla Sicilia per studiare; Marcella Di Gregorio, 35 anni, educatrice, capo scout e mamma; Matteo Nincheri, 27 anni, esperto di web e design.
Il forum integrale si può leggere sul numero di Toscana Oggi in edicola da domani, sabato 3 maggio: l’idea del forum nasce proprio in vista delle prossime elezioni che porteranno al rinnovo della giunta e del consiglio comunale.
