“Più lavoro, più Europa, più solidarietà”. Con questo slogan i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno celebrato oggi, 1° maggio, la Festa del lavoro. A Prato le iniziative sono cominciate alle 9 in Duomo con la S. Messa per tutti i lavoratori celebrata da don Pierluigi Milesi, vicario episcopale per Laicato e aggregazioni laicali. A seguire sindacati, autorità cittadine e lavoratori si sono ritrovate in piazza Mercatale da dove ha preso le mosse il tradizionale corteo per le vie del centro storico, che si è chiuso in piazza del Duomo con il comizio di Sandra Cappellini (segretaria regionale Cgil Toscana).
Una manifestazione festosa, a cui ha partecipato quasi un migliaio di persone. Tra gli esponenti istituzionali, da segnalare il sindaco di Prato Roberto Cenni, quello di Poggio a Caiano Marco Martini, il presidente della Provincia Lamberto Gestri, l’on. Matteo Biffoni, il sottosegretario del Governo Renzi Riccardo Nencini.
Il corteo si è svolto tranquillamente per le vie della città. Da segnalare uno striscione dei giovani democratici contro Roberto Cenni, con la scritta: “5 anni di mandato, 24 milioni di buco, 1 solo occupato: Sgarbi”.
Dal palco il richiamo dei sindacati all’impegno per l’occupazione e contro il precariato, inviato al Governo Renzi. Durante la manifestazione sono state ricordate le recenti vittime del lavoro, tra cui i sette operai cinesi morti nel rogo della confezione di via Toscana.
L’auspico dei sindacati è che “la festa del 1° maggio possa diventare l’occasione per mettere al centro il lavoro e lo sviluppo in un contesto europeo di solidarietà, come Europa dei popoli e non come Europa delle banche e della finanza”. Nell’attuale situazione economica, infatti, Cgil, Cisl e Uil ritengono che debba diventare “prioritaria la creazione di lavoro per favorire lo sviluppo ed aumentare la ricchezza globale del paese in un contesto europeo”. Che ci sia bisogno di creare nuovi posti di lavoro non è una novità, del resto gli ultimi dati riguardanti l’occupazione nel distretto pratese parlano chiaro: da gennaio a marzo di quest’anno si è registrato un incremento di quasi il 4% delle ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps, mentre nel primo trimeste 2014 sono stati 1.400 i lavoratori interessati dalla cassa integrazione in deroga; un dato quest’ultimo in lieve calo rispetto allo scorso anno, ma che continua a fotografare la difficile situazione in cui versa l’economia pratese.