Anche Claudio Morganti, europarlamentare uscente di ‘Io Cambio’, ha firmato due dei sei referendum promossi dalla Lega Nord (abrogazione della Legge Merlin e abolizione della Legge Fornero) e la proposta di Legge promossa dall’Idv sulla vendita dei beni confiscati alla mafia. «Ritengo – afferma Morganti – che con la proposta di Legge promossa dall’Idv, per rendere più efficiente e veloce la vendita dei beni sequestrati alla mafia e dare il seguente ricavato per finalità sociali, si risparmierebbero molte risorse e si svuoterebbero le tasche dei mafiosi. Avrei voluto – afferma Morganti – firmare anche per abrogare la norma che cancella il reato di immigrazione clandestina, ma mancavano i moduli».
Poi sulla Legge Merlin e sulla Legge Fornero, Morganti spiega che da sempre sostiene «l’abrogazione della Legge Merlin, la riapertura delle case chiuse e la regolamentazione della prostituzione. Ed è per questo che a luglio abbiamo presentato insieme ad ‘Io Cambio’ il quesito referendario in Cassazione. Inoltre – spiega –, al Parlamento Europeo sono stato l’unico a portare la voce dei lavoratori, presentando interrogazioni in Commissione e sostenendo che la Legge Fornero lede il diritto al lavoro. Non ho firmato – prosegue – per quanto riguarda l’impedire agli stranieri la partecipazione ai concorsi pubblici perché questo quesito va contro la direttiva europea. L’Italia ha già in corso 116 infrazioni e non penso sia giusto continuare a spremere economicamente i cittadini. Ho deciso, invece, di soprassedere anche per quanto riguarda l’abolizione delle prefetture e dei prefetti perché ritengo si debba fare una cernita tra coloro che svolgono bene il proprio lavoro da quelli che si limitano a riscaldare la sedia. Lo stesso ho fatto per quanto riguarda l’abolizione della Legge Mancino. Non penso che vada eliminata, ma modificata e soprattutto dovrebbe essere applicata imparzialmente. Non si può perseguire ad esempio una persona che espone un simbolo nazista, mentre si tollera un cittadino musulmano che butta nel cestino o distrugge un crocifisso. Io Cambio – termina – prosegue con la sua politica senza paraocchi e senza ideologia. Noi non siamo né di destra né di sinistra né di centro».
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