Attrito e gelo tra il Nuovo Centrodestra e la giunta. Il sindaco ieri aveva lamentato il mancato invito alla visita del ministro della salute Lorenzin, oggi il secondo round con le parole di fuoco dell’assessore al sociale Mondanelli. L’assessore, nel corso della visita all’ospedale del ministro, ha consegnato alla Lorenzin un dossier con le 9 criticità principali del nosocomio: “La più grave sono i lunghi tempi di attesa nei corridoi del pronto soccorso – sottolinea Mondanelli – e la bassissima percentuale tra numero di posti letto ed abitanti, con persone costrette a rimanere anche due giorni sulle barelle in attesa di un letto. Oggi si fa vedere al ministro una struttura funzionale e senza problemi, nascondendo le mille carenze di questo ospedale. E’ facile – ha aggiunto Mondanelli – organizzare una visita di domenica, quando anche gli accessi al pronto soccorso sono nettamente inferiori alla media, così da mostrare un punto di primo intervento sgombro e non affollato come in un giorno infrasettimanale”. Mondanelli ha poi rinfocolato la polemica per il mancato invito del sindaco: “Dicono che si tratta di una visita istituzionale, quindi come tale il sindaco doveva essere invitato, invece si è trasformato in uno spot elettorale del Nuovo Centrodestra e del suo candidato”.
Di seguito il testo del dossier consegnato al ministro
CRTICITA’ DOPO APERTIURA DEL Nuovo Ospedale S.Stefano PRATO
Alla base di tutto c’è il sottodimensionamento posti-letto tarato sul 2,43 / 1000 cittadini ,mentre il minimo dettato dalla spendig revew è al 3,7 / 1000 ed il problema delle quote sanitarie non riconosciute dalla Regione Toscana per gli immigrati non censiti.
- Accessi al Pronto Soccorso e , dopo conclusione della valutazione clinica , è praticamente quotidiana difficoltà all’assegnazione di posto letto per carenza degli stessi . Ancora più acuta la situazione nei fine settimana. Le lunghe attese avvengono in barelle disposte lungo i corridoi anche oltre le 24 ore, spesso riguardano pazienti anziani e poco autosufficienti tanto che è richiesta la presenza di un familiare per coprire l’assistenza , trasformando l’ambiente in un inaccettabile via vai di persone, professionisti e con frequenti segnalazioni dei Cittadini esasperati dal disagio . Non è infrequente che i pazienti non ricevano acqua per ore , saltino il turno del pasto o venga loro consegnato già raffreddato. I Cittadini stessi segnalano il grande impegno e la professionalità degli operatori sanitari , ma percepiscono una impossibilità di offrire la miglior assistenza per le carenze strutturali ed organizzative
- La collocazione del Pronto Soccorso pediatrico è ancora “in mezzo” a quello degli adulti, con bambini e genitori che vedono passare di tutto sotto i loro occhi ( codici rossi inclusi )
- Non sono assolutamente rispetta la privacy e l’immagine è quella di un’ambiente confuso e disordinato: certo questo non è rassicurante per il malto in fase di valutazione ed anzi rappresenta un ulteriore motivo di ansia e di ( percepito ) isolamento.
- Gli ambulatori intra ospedalieri non rispettano i parametri di accreditamento: sono collocati in spazi angusti, finestre non apribili, con microclima artificiale non adeguato e con rumore di fondo continuo , misurato in alcuni di questi superiore a 10 decibel ( tanto che i sanitari riferiscono di non riuscire ad effettuare senza disturbo un’auscultazione cardiaca o la semplice misurazione della pressione arteriosa )
- In tutti gli ambienti del NOP vengono segnalate esalazioni maleodoranti e non ci risulta che la ASL abbia posto in essere analisi e interventi correttivi al problema .
- I VVFF avrebbero indicato 208 “prescrizioni” per adeguare la struttura ai criteri di sicurezza di legge
- L’indice di malattia degli operatori sanitari ( prevalentemente sinusiti, tosse e cefalee ) tanto rendere difficile la copertura dei turni di lavoro ed i piani ferie
- Chiediamo se risponde al vero che, per carenza di personale addetto all’endoscopia digestiva, sono stati rinviate le colonscopie di controllo anche a quei soggetti che , in fase di screening , hanno evidenziato “positività al sangue occulto nelle feci “ . Questo rappresenterebbe un gravissimo rischio per la salute dei Cittadini in quanto ritarderebbe di mesi la diagnosi di neoplasie del colon perdendo l’opportunità di una diagnosi precoce ed peggiorando drammaticamente la prognosi dell’eventuale tumore
- Il tasso di occupazione posti letto di un ospedale è giudicato ottimale quando si aggira attorno all’80-85% dei letti disponibili. Quello del S. Stefano è al 98 % !!
10 . Inoltre che c’è stata un’ispezione dei NAS che , anche in P.S. che ha rilevato importanti criticità chiusura: ad oggi comunque non ne conosciamo il risultato. La grande e peggiore difficoltà della gestione/organizzazione ( che certamente deriva anche da carenze strutturali ) è dovuta al rapporto difficile con il gestore che per 19 anni ha “in mano” tutti i servizi non sanitari per un introito previsto di 974.000 ml di euro a fronte della partecipazione al projet financig . Anche per cambiare una lampadina devono passare giorni e devono chiamare un numero verde .Clamorosa la posizione sul parcheggio, esso a pagamento perché previsto nel piano finanziario, senza che né Sindaci né altre istituzioni, abbiano titolo giuridico per intervenire.
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