Anche la scuola di Prato è pronta al grande abbraccio con Papa Francesco. Questo sabato, 10 maggio, in piazza San Pietro ci saranno anche 1420 pratesi alla giornata «La chiesa per la scuola» indetta dalla Cei. In tutto sono 27 i pullman, 24 da Prato e 3 da Montemurlo, che partiranno alle 6,30 del mattino. L’ingresso del Santo Padre in piazza è previsto per le 16,15: dalle 15 gli studenti, assieme alle loro famiglie e ai loro insegnanti, saranno accolti in piazza. Alle 17 inizierà l’incontro di Papa Bergoglio con la scuola, che si concluderà alle 18,30.
Grande l’entusiasmo dei pratesi per l’evento, non a caso la delegazione della nostra diocesi (che comprende anche la scuola del Sacro Cuore di Montemurlo) è la più numerosa di tutta la Toscana: 13 le scuole cattoliche con 20 pullman, mentre sono 4 gli autobus delle scuole statali che porteranno alcuni insegnanti di religione, i loro studenti, qualche familiare ed alcuni dirigenti. Di questo gruppo fanno parte due consistenti delegazioni del liceo Livi e del comprensivo Mascagni, ma vi sono insegnanti anche degli istituti Bartolini, Castellani, Cironi, Copernico, Datini, Iqbal, Primo Levi, Malaparte, Marconi, Prato Nord, Marco Polo, Pertini e Puddu.
Delle scuole cattoliche di Prato vanno a Roma: Santa Caterina, Santa Teresa de La Querce, Sacro Cuore di Galciana, Maria Immacolata di San Martino, San Giuseppe, Casa Educazione e Lavoro di Narnali, San Giovanni Bosco di Grignano, San Niccolò, Beata Vergine del rosario di Casale, Maria Immacolata di Tavola, don Bosco di Mezzana e Maria Immacolata della zona di San Paolo.
L’incontro si inserisce nel decennio sull’educazione, secondo quanto stabilito dagli orientamenti pastorali della Conferenza episcopale italiana.
«Non posso che rinnovare la soddisfazione – dice Roberto Macrì, responsabile delle scuole cattoliche di Prato – perché le nostre scuole sono state attente e capaci di organizzarsi per questo bel momento. Abbiamo l’opportunità di mettere al centro dell’attenzione la tematica della scuola e, in questo senso, è interessante l’approccio che la Cei ha voluto dare alla giornata, con un’attenzione all’educazione in generale. Le scuole cattoliche devono essere considerate parte integrante del sistema nazionale e in questa giornata si ribadisce l’importanza della libera scelta e quindi anche che le scuole cattoliche rappresentano un segmento importante per il mondo dell’educazione».
Gli fa eco don Massimo Malinconi, coresponsabile diocesano delle scuole cattoliche: «In questo momento certo non facile per le scuole cattoliche far sentire la nostra presenza in maniera così viva e forte è un segnale importante anche per la società, che deve capire che questa realtà non è a margine della vita civile, ma ne rappresenta una parte fondamentale».
«Andiamo dal Papa per sentirci dire una parola chiara sulla scuola – afferma Gabriella Melighetti, presidente provinciale della Fism – ma anche per partecipare a questa grande festa, aperta a tutti coloro a cui sta a cuore l’educazione, infatti siamo nel decennio che la Cei ha voluto dedicare all’alleanza educativa fra scuola, famiglia e insegnanti». E aggiunge «non è la difesa della scuola paritaria, ma piuttosto la denuncia che la scuola tutta è, sovente, oggetto di ingiustificati risparmi, quando invece dovrebbe essere vista come occasione di crescita e promozione umana».
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