Al termine della maratona elettorale c’è chi festeggia e chi invece deve fare i conti con una cocente delusione. E’ lungo infatti l’elenco di coloro che non ce l’hanno fatta a superare la soglia di sbarramento con il partito o lista civica oppure che non hanno preso preferenze a sufficienza per entrare in consiglio comunale. La vera beffa l’ha subita l’ex assessore provinciale Antonio Napolitano del Partito Democratico al quale non sono bastate 487 preferenze per rientrare in uno dei 18 seggi assegnati al Pd. Le possibilità di essere ripescato sono comunque molte: basterà infatti che uno degli eletti nelle fila del Partito Democratico venga chiamato in giunta dal nuovo sindaco Matteo Biffoni. Ipotesi praticamenente certa.
Passando al centrodestra niente da fare per l’assessore uscente Roberto Caverni che si è fermato a 107 preferenze e ha pagato il flop del suo partito l’Udc che non ha raggiunto nemmeno l’1% dei consensi. Fuori dal consiglio anche sei dei nove candidati sindaco: e quindi Tognocchi, Bini, Bonini, Rubino, Gallucci e La Vigna. Nella lista civica di Cenni, fuori l’assessore uscente Anna Lisa Nocentini e il presidente della Croce d’Oro Alessandro Coveri. Fuori tutti i rappresentanti della Lega e pure di Fratelli d’Italia nonostante le 228 preferenze ottenute da Cosimo Zecchi. In Forza Italia fa rumore l’esclusione di Roberto Baldi.
Tornando al centrosinistra, fuori dal consiglio Sel con le 332 preferenze di Diego Blasi e le 256 di Nicoletta De Angelis. Scompare l’Italia dei Valori e con il partito anche l’ex capogruppo Aurelio Donzella. Fuori pure Scelta per Prato e tutti i partiti di sinistra. Nella lista Biffoni esclusi eccellenti sono Massimo Taiti, Gabriella Melighetti e Salvo Ardita. Nel Pd niente da fare per Nicola Oliva e Serena Tropepe. Anche se qui molto dipenderà dalle decisioni di Biffoni in tema di esponenti di giunta. Nei 5 Stelle passano solo in due: Gabriele Capasso e Silvia La Vita, oltre alla candidata sindaco Mariangela Verdolini.
A questi si aggiungono coloro che non rivedremo in consiglio dopo cinque anni di mandato. Dicono addio gli ex assessori Borchi, Grazzini, Gianni Cenni, Anna Beltrame, Ballerini e Bernocchi. Niente nuovo mandato fra gli altri per Amerini, Auzzi, Banchelli, Bardazzi, Innaco, Giardi, Lafranceschina, Lana, Lorusso, Ponzuoli, Scali, Soldi e Tosoni. Alcuni di questi, va però ricordato, hanno rinunciato a ricandidarsi.
Stefano De Biase
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