4 Maggio 2014

Il Comitato No Sev raccoglie 800 firme contro la nuova stazione elettrica Terna a Vaiano. Inviate al Ministero le osservazioni


Perché la Stazione Elettrica di Vaiano non deve essere autorizzata dal Ministero
Il Comitato NO Stazione Elettrica di Vaiano si organizza per contrastare il progetto di Terna

Ottocento firme raccolte in appena dieci giorni e un lungo elenco di osservazioni inviate al Ministero per bloccare l’opera. Il Comitato No Stazione Elettrica di Vaiano prosegue la mobilitazione contro il progetto di Terna di realizzare una stazione di trasferimento elettrica nella zona tra Savignano e Spicciano, alle pendici della Calvana.

“Ringraziamo tutti i volontari che si sono impegnati, in questi giorni di feste e di ponti, a raccogliere così tante firme – dice la portavoce Silvia Sorri -. Abbiamo spedito al Ministero 72 pagine di firme, ma la raccolta continua perché ancora ci sono tanti cittadini che non sono a conoscenza della minaccia per il nostro territorio!”.

Il comitato ha aperto una pagina facebook “NO alla stazione elettrica di Vaiano” e un sito web (http://elettrodottovaiano.wix.com/nosevaiano) per spiegare i motivi della contrarietà al progetto.

Per opporsi al procedimento di autorizzazione, in corso ai Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, il 2 maggio il Comitato ha presentato ufficialmente le proprie osservazioni che si possono riassumere in questi punti:

1 – il progetto non può essere autorizzato perchè non è stata effettuata, come da normativa, la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e non sono rispettati i tempi previsti dal Piano di Sviluppo nazionale della Rete che parlava di questo intervento “in anno da definire”;

2 – Non sono state considerate, come dovrebbe essere per legge, le alternative di localizzazione preliminari e necessarie alla scelta di dove costruire la centrale ed è stato violato il protocollo di intesa con la Regione Toscana, in vigore dal 2005, che prevede una concertazione con gli enti locali e con i cittadini della zona (e che non è stata fatta);

3 – Il progetto di Terna è fortemente carente riguardo alla tutela del paesaggio perché si colloca in un’area di grande pregio paesaggistico e non ne sono state mostrate le ricadute come si deve fare a norma di legge (D.P.C.M. 12.12.2005);

4 – Non sono state rispettate le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali che avevano approvato il Piano Nazionale, dove anche l’intervento di Vaiano era previsto, rilevando gravi violazioni nei riguardi dell’ambiente e del paesaggio e chiedendo a Terna di adeguare le previsioni. Cosa che non è mai stata fatta come sottolineato negli anni successivi dagli stessi ministeri.

5 – Devono essere prorogati i termini del procedimento per permettere la partecipazione di tutti i soggetti interessati e l’intervento deve essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale.

6 – La localizzazione scelta danneggia gravemente non solo ambiente e paesaggio, ma anche economicamente tutte le attività agricole, agrituristiche e di allevamento che sono collocate proprio in quell’area. Quindi ci saranno gravi danni economici sia per i proprietari di terreni e immobili che per gli imprenditori. Il comitato fin d’ora si impegna a chiedere i danni ai Ministeri per tutto questo.

Oltre a queste osservazioni presentate dal Comitato, tanti cittadini e proprietari hanno fatto le proprie andando anche a verificare che in realtà, considerati i cali dei consumi degli ultimi 10 anni, la stazione non è né necessaria né tanto meno da realizzare con urgenza e indifferibilità come dice Terna. Tanti altri cittadini del Pozzino, di
Spicciano, ma anche delle Fornaci e di Sofignano hanno addotto le loro ragioni contro questo intervento.
“Speriamo che i Ministeri prendano in seria considerazione le nostre richieste, così come quelle presentate dal Legambiente e da Italia Nostra, per fermare questa enorme stazione elettrica con raccordi di elettrodotti e piloni che arrivano fino ad un’altezza di 36 metri” – dice Silvia Sorri.

Per chi fosse interessato a saperne di più mercoledì 7 maggio, alle 21.00, è previsto un incontro al Circolo delle Fornaci di Sofignano.