“Le difficoltà economiche di questi anni ci hanno lasciato in eredità un tessuto sociale sfilacciato sotto molti aspetti. Accanto all’esigenza di riqualificare la spesa per i servizi sociali per venire incontro alle nuove esigenze, occorre ripensare le politiche giovanili e le attività culturali in generale, in modo da riattivare un percorso che porti i cittadini a sentirsi nuovamente “comunità”, creando i presupposti per una crescita civile e culturale che, partendo dalle generazioni più giovani, possa creare nuovi canali attraverso i quali il mondo del volontariato e le istituzioni possano esercitare la loro funzione sociale; fare abitazioni – lo scrive in una nota Fare per fermare il declino – A Prato manca da sempre un vero e proprio “piano casa” che possa mettere assieme la domanda di alloggi con l’offerta ancora largamente inevasa in questi tempi di crisi. Il Comune deve coordinare i propri sforzi con le imprese private per garantire che, senza ulteriori edificazioni, si possa varare una nuova fase nella gestione dell’edilizia popolare senza perdere di vista la sostenibilita` ambientale” conclude la nota.
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