L’ultimo atto della giunta Cenni, riunitasi lunedi scorso alle 15 – un’ora dopo l’inizio degli scrutini per le elezioni amministrative – è stata una delibera che preleva 700 mila euro dal fondo di riserva per pagare gli avvocati esterni che stanno curando la causa contro Dexia Crediop presso la Corte Suprema di Giustizia di Londra. Lunedi, nella capitale inglese, è prevista un’udienza in cui si prenderà atto della proposta di transazione fatta in questi giorni dai legali del Comune alla banca, per la vicenda dei derivati sottoscritti dalle amministrazioni di centrosinistra dal 2002 al 2006.
I derivati, che avrebbero dovuto portare benefici riducendo i rischi dei tassi di interesse connessi ai finanziamenti, si sono nel tempo rilevati dei veri e propri boomerang per le casse del Comune, con un aggravio di quasi 1,8 milioni all’anno in più e un contratto ventennale fino al 2026, sospeso dalla giunta Cenni come forma di autotutela.
Mentre a Prato è in corso un processo penale che vede imputato un funzionario della Banca, con l’accusa di truffa aggravata nei confronti del Comune, a Londra è in atto un contenzioso civile, perchè il contratto stipulato con Dexia Crediop individuava nella Corte londinese la sede di risoluzione delle controversie. Un cavillo che ha portato all’aumento vertiginoso delle spese processuali, vista anche la scelta del Comune di affidarsi a legali con esperienza specifica in campo internazionale, che adesso hanno presentato il conto.
I 700 mila euro sono stati distolti in via d’urgenza dal fondo di riserva 2014, che ora ammonta a soli 483.879 euro. A fronte della richiesta di transazione da parte del Comune, Dexia Crediop avrà sette giorni di tempo per dare una risposta. Altri enti locali, tra cui Firenze e Milano, hanno da tempo scelto la strada della transazione con le banche per evitare il rischio di soccombere e doversi accollare spese legali milionarie.
Completamente all’oscuro delle decisioni della giunta uscente, il nuovo sindaco Biffoni, che si è detto preoccupato: “Ho saputo di questa vicenda dalla stampa e almeno una telefonata mi sarebbe piaciuta da parte di Cenni, visto che ci siamo assicurati reciproca correttezza. Si tratta di una cifra ingente per una causa importante di cui non conosco i particolari. Mi riservo di verificare la legittimità di questo atto compiuto proprio il giorno dello scrutinio dei voti delle elezioni” – conclude Matteo Biffoni.
Dario Zona
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